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Trapani, Strano lascia il ruolo di d.g.: ecco le motivazioni

Terremoto in casa Trapani, con le dimissioni da parte del direttore generale del club Graziano Strano. Nella nota realizzata dalla società granata, si fa menzione di motivazioni personali nella decisione presa dal dirigente. “Sono tenuto a fare un passo indietro rispetto al ruolo oneroso affidatomi dal presidente Marco La Rosa, al quale va il mio personale ringraziamento per la fiducia», dichiara Strano.

Strano, l’arrivo a Trapani insieme a La Rosa

Graziano Strano aveva assunto il ruolo di direttore generale del Trapani ad inizio luglio. Il suo arrivo era stato fortemente sponsorizzato dal nuovo azionista di maggioranza dei granata, Marco La Rosa. Questi, già patron del Giarre, aveva lavorato già con il dirigente proprio in quella squadra. Poi le strade si sono divise: il Giarre di La Rosa ha ottenuto la salvezza nell’ultimo campionato di Serie D mentre Strano ha collaborato come responsabile dell’area tecnica del Ragusa, concludendo la stagione con la vittoria del campionato di Eccellenza.

La Rosa ha poi comprato il 70% delle quote del Trapani (lasciando il restante 30% a Michele Mazzara). Da lì la volontà di ricostruire la coppia che aveva lavorato bene a Giarre e la chiamata insieme al d.s. Agatino Chiavaro e il mister Alfio Torrisi per creare un progetto vincente. Tutto sembrava procedere per il meglio, fino alla notizia arrivata nelle ultime ore.

Strano e quella squalifica fino al 2025 nel beach soccer

Periodo difficile quello di Graziano Strano, che oltre ad aver lasciato il capoluogo trapanese, ha avuto problemi nel Beach Soccer. Infatti Strano è da anni punto di riferimento di questa disciplina a Catania. Ma pochi giorni fa, durante una partita tra Catania e Terracina, si è reso protagonista di alcuni gesti non consoni. Gesti che hanno spinto il giudice sportivo del Dipartimento Beach soccer della Lega nazionale dilettanti a comminargli una maxi squalifica fino al 31 dicembre 2025.

Nelle motivazioni del giudice sportivo si legge Strano che sarebbe stato squalificato “Per avere, per l’intera durata della gara, rivolto espressioni offensive e minacciose accompagnate da gesti indecorosi nei confronti dei calciatori della Società avversaria e della terna arbitrale. Al termine della gara entrava sul terreno di gioco e reiterava le espressioni offensive e minacciose all’indirizzo della terna arbitrale, e successivamente, proseguiva nella condotta nella zona antistante lo spogliatoio arbitrale, e colpiva con un violento pugno al volto un componente dell’organo tecnico degli arbitri e gli lanciava con forza una sedia di legno colpendolo al fianco, ed a seguito dei colpi ricevuti si recava al pronto soccorso. Nella circostanza minacciava gli addetti alla sicurezza e veniva allontanato a fatica dopo diversi minuti, dopo essere stato identificato dalle forze dell’ordine. Sanzione cosi determinata ai sensi dell’art.35 ed anche in considerazione della gravità, reiterazione della condotta e della mancanza di rispetto dei principi di lealtà e correttezza sanciti dal Codice di Giustizia Sportiva”. Da tenere presente che tale squalifica sarebbe stata valida solo per il campionato di Beach Soccer. Non avrebbe inficiato sul suo ruolo come d.g. del Trapani.

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