Eugenio Corini allontana i rumors di un esonero e rilancia l’obiettivo promozione del Palermo. L’allenatore, intervistato da Sky Sport dal centro sportivo di Torretta, ha parlato del momento buio che la sua squadra sta vivendo, ma senza allarmismi. Nonostante il terzo posto nella classifica di Serie B, le ultime prestazioni collezionate non sono state brillanti. Il ko maturato contro il Cittadella ne è stato la dimostrazione.
Corini, niente esonero dal Palermo: “Confronto costruttivo”
“Sono legato a questa città la sento, sulla mia pelle. So la responsabilità che ho, so la voglia della gente”, ha premesso di Eugenio Corini commentando la richiesta di esonero avanzata dai tifosi del Palermo al City Group nelle scorse ore. “Sento su di me la delusione e la rabbia per il trend negativo dopo il buon inizio. So cosa c’è dentro lo spirito dei tifosi che non vedono l’ora di esultare. Abbiamo avuto un confronto con la squadra, è stato un confronto costruttivo. Vogliamo presentarci con la giusta determinazione a Terni e per ritrovare i risultati che non sono arrivati”.
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I rosanero stanno lavorando durante la pausa per le Nazionali con l’obiettivo di migliorarsi, sul campo ma anche nella mente. “Lo stimolo è continuo, c’è da capire quando spingere. Abbiamo stimolato i ragazzi, ognuno di loro sa che devono fare di più e io devo essere bravo. Tutti noi dobbiamo riflettere, stiamo lavorando e stiamo crescendo. Vogliamo stare in un campionato difficile ma abbiamo le qualità per vivere da protagonisti, che è quel che vogliamo”.
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Corini sul City Group
Eugenio Corini, inoltre, si è espresso anche sul rapporto che si è instaurato col City Group. “L’allenatore con questa proprietà viene rispettato e valutato per il lavoro settimanale, c’è un confronto continuo. Per me è fondamentale ricevere sostegno. Non ci siamo esaltati all’inizio e non ci abbattiamo adesso. La piazza vuole tornare dove merita di stare, noi vogliamo portarcela. Serve quella resilienza necessaria in momenti come questi”.
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E sulla squadra e i tifosi: “Sento la fiducia dei ragazzi e della società ma anche la delusione della gente che non vede l’ora di tornare a esultare. La loro delusione è anche la mia, nel cuore rosanero c’è tanta delusione. Con lo Spezia erano in 31 mila e sono passate solo tre settimane. Abbiamo la possibilità di riportare questo entusiasmo e noi che siamo protagonisti abbiamo la responsabilità”.