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Messina, Manfredi: “Badget adeguato, no spese folli. Obiettivo? Possiamo alzare l’asticella”

È iniziata ufficialmente la stagione del nuovo Messina e il direttore generale Raffaele Manfredi detta la linea. Il club giallorosso si è radunato a Cascia per il consueto ritiro pre-campionato che preparerà la squadra alla prossima stagione di Serie C. Il neo tecnico, Gaetano Auteri, può contare al momento su un organico composto da ventuno calciatori tra prima squadra e giovanili. Un allenatore di livello accostato a un direttore generale d’esperienza. Quest’ultimo si è espresso così nel corso di una intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Per la prima volta la proprietà ha deciso di dare continuità al lavoro strutturato nella stagione precedente. Credo che sia una chiave vincente: se il gruppo squadra cresce in autostima, possiamo alzare il livello di competitività”.

Manfredi detta il futuro del Messina

Il direttore generale del club peloritano crede in una stagione positiva che possa regalare gioia ai tifosi dopo la salvezza striminzita ottenuta l’anno scorso. “Tutti vorremmo vincere e noi proveremo a riuscirci. Ma lo faremo con raziocinio e oculatezza, con un occhio al bilancio e nel quadro di una ristrutturazione societaria e organizzativa”, questo l’avvertimento di Raffaele Manfredi. E aggiunge: “Rispetteremo un budget adeguato alla categoria: zero spese folli e grande attenzione alla valorizzazione dei tanti giovani di qualità che abbiamo in casa e di quelli che prenderemo”.

Qualche battuta anche sul nuovo allenatore Gaetano Auteri. Spero che trasferisca sul campo lo stesso entusiasmo che ha manifestato dal primo giorno. Vuole portare in alto la città, essere protagonista di un progetto nella sua terra.

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Gli obiettivi per la nuova stagione

L’obiettivo del Messina per la prossima stagione è in primis la salvezza, ma il direttore generale Raffaele Manfredi non esclude che possa arrivare qualcosa in più lavorando correttamente. “Stiamo impostando una linea strategica fondata sulla chiarezza, perché in fondo basta parlare chiaro alla gente, dire le cose come stanno”, ha detto. E conclude: “L’aria è buona, ora: si può sviluppare un processo in cui la città, in tutte le sue componenti, può diventare protagonista del prossimo campionato, sentendosi parte attiva di una simbiosi squadra-territorio. Immagino un campionato in cui produrremo un gioco propositivo, un calcio tipico delle squadre di Auteri”.

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