Cristiano Lucarelli si prepara alla prima partita del suo Catania. Alla vigilia della sfida contro la Turris, il tecnico si esprime così: “Sensazioni molto positive nel senso che la squadra ha dato nella sua totalità la partecipazione e la voglia di risolvere questa situazione. Ho visto entusiasmo partecipazione e voglia di fare. Domani c’è la prova rettangolo verde e mi aspetto un atteggiamento diverso. I giorni sono stati pochi per trasferire informazioni, ma il lavoro sarà qualcosa di diverso”.
Lucarelli ha parlato del suo ritorno e del suo nuovo esordio. Ma anche di Cosimo Chiricò, giocatore dal quale la piazza di Catania si aspetta qualcosa in più: “Io non so a che numero di presenze ho raggiunto a Catania nel numero di partite, ma mi ha emozionato ogni partita qui. Il fatto che domani sia l’esordio qualcosa in più. Cambiare posizione a Chiricò è complicato perché la sua mattonella l’ha individuata già da tempo. Sicuramente mi aspetto cose diverse da lui perché probabilmente la squadra ha trovato rifugio mentale nello scaricare la patata bollente a lui. Si è preso responsabilità e ha cercato di trascinare. Io gli ho chiesto di mixare alcune giocate nell’arco della partita. Se cominci a ruotare per l’avversario di turno è un problema. Se fai come fa lui le gambe si indeboliscono”.
Catania, Lucarelli presenta la Turris
Si parla poi del prossimo avversario del Catania. Lucarelli vede la Turris come una squadra insidiosa, in quanto gioca le sue partite al massimo: “Le partite della Turris viste hanno visto un atteggiamento offensivo e garibaldino e dal punto di vista mentale non sembrano aver subito queste sconfitte. Mi aspetto una Turris in palla quindi non sarà una partita semplice. Dal canto nostro dobbiamo riprendere un certo tipo di discorso e si affronteranno due squadre con spiccata offensività”.
Per tutti questi motivi, il tecnico si aspetta dalla sua squadra una grande prova di orgoglio. Il tutto al di là delle scelte, visto che non saranno possibili rivoluzioni tecnico-tattiche: “Domani è una partita a parte ma le mie scelte saranno condizionate da quello che è stato fino a oggi. I giorni non sono stati tantissimi. Io non ho mai guardato la carta di identità e voglio creare una sana competizione che porti i giocatori a dimostrare il loro valore. Devono essere alla pari tutti sennò si abbassa il livello dell’allenamento”.
Chi ci sarà è invece Samuel Di Carmine. Il centravanti, così come Francesco Deli, ha recuperato e sarà della partita: “Di Carmine è a disposizione e anche Deli. Faremo delle valutazioni. Le risposte sono state in linea con quello che mi aspettavo. Noi riusciremo a lavorare su questi ragazzi ottenendo il massimo e sono fiducioso”.
Come cambia il Catania con Lucarelli
Lucarelli sa bene cosa aspettarsi dal suo Catania. In conferenza stampa spiega i princìpi sui quali si lavorerà fin dai primi giorni di allenamenti: “Cerchiamo di allenare l’intensità e oggi nel calcio si allena quella. Abbiamo proposto esercitazioni che danno input anche perché il calcio camminato non mi è mai piaciuto. Sicuramente anche nell’interpretazione della partita mi aspetto di vedere qualcosa. Abbiamo cinque cambi e dobbiamo sparare quello che abbiamo”.
Inoltre Lucarelli fa capire di essere tornato a Catania per mettersi in discussione. Una scelta importante per rilanciarsi ma anche per dare una scossa a piazza e squadra: “Un allenatore deve mettersi in discussione e io mi ci sento sempre. Ogni giorno voglio andare a letto sereno. So che c’è una società che mi giudicherà in base ai risultati. Diventa importante per noi fare punti e se ci riuscissimo vedremo delle belle cose”.
Occhi puntati su Castellini
Si parla molto anche di Alessio Castellini e Milos Bocic. Due talenti dal futuro assicurato, per i quali Lucarelli ha speso belle parole in conferenza stampa: “Castellini e Bocic sono bravi e possono diventare uno zoccolo duro per il futuro. Questa è una società giovane e fino a che starò qui cercherò di creare quello zoccolo duro di giocatori che facciano capire a chi verrà dopo cosa significa giocare a Catania. In un percorso di un calciatore sono piu i momenti brutti che quelli belli. Quando perdi costruisci e il Catania ha bisogno di una struttura solida nella sua rosa per il futuro”.
“Castellini – prosegue Lucarelli – è un giocatore universale come altri nella nostra squadra. Deli può essere in un centrocampo a tre si può mettere tra le linee o fare il trequartista puro. A me piace questa varietà e trovare questo. Abbiamo giocatori che ci consentiranno di cambiare modulo”.
Lucarelli ringrazia
Lucarelli torna a Catania in una situazione dirigenziale totalmente nuova. Il tecnico livornese ha sottolineato ancora una volta l’immediata sintonia con Vincenzo Grella: “Ovviamente senza togliere niente a nessuno la vecchia dirigenza posso ringraziarla perché per due volte mi ha dato la possibilità di allenare il Catania. Sicuramente prima avevano un bellissimo centro sportivo e ci sono differenze. Le prime due esperienze erano condizionate da una situazione economica che creava apprensione. Spesso non riuscivamo a fare quello che volevamo fare. Oggi c’è una situazione diversa. Con Grella parliamo a tutto tondo e si percepisce la progettualità e che si vogliono fare tante cose. Ci sono tante cose e la parola d’ordine è arrivare al grande appuntamento attrezzati. Due modi di vivere la quotidianità diversi. Mi adatto bene a tutte le situazioni. Ogni volta che sono andato via da Catania mi sono sentito un uomo diverso”.
Lucarelli, Catania e… il trattore
Si era pensato anche a una novità tattica per il Catania sotto la guida di Lucarelli. Il tecnico, però, non intende fornire alcuno spoiler sulla formazione anti-Turris: “Scoprirete tutto domani perché quello che proporremo domani lo proporremo in futuro. Dobbiamo sbloccarci psicologicamente, anche nelle due fasi, ed essere bravi a dare soluzioni diverse. A Catania non ho mai utilizzato solo il 4-3-1-2. Anche le decisioni arbitrali e gli infortuni fanno la differenza”.
Il livornese è sempre stato un uomo sanguigno. L’utilizzo di termini come “trattore” gli appartengono quando vuole specificare la carica agonistica necessaria. Questa volta, però, si potrebbe cambiare mezzo di trasporto… “Il trattore lo usavo al secondo anno di B a Terni nel primo ho avuto il carro armato. Dobbiamo essere granitici, ho promesso ai giocatori che la gente ci darà una mano. Dobbiamo reagire a tutte le situazioni in un percorso. In questo senso la settimana è stata positiva. Nella partita subentrano diversi fattori”.
Si parla anche delle difficoltà sul piano psicologico. Molti giocatori rischiano di bloccarsi di fronte a un pubblico esigente come quello catanese. Lucarelli, però, spera che il pubblico sia una risorsa: “Qua è come esibirsi alla Scala di Milano e qualcuno potrebbe avere difficoltà. Deve essere una bella cosa quindi i giocatori devono essere orgogliosi di essere stati scelti per vincere questo campionato”.
La ricerca del guerriero
Lucarelli è memore di partite vinte dal suo Catania con orgoglio, anche nei minuti finali. La ricerca di quel boato dello stadio Angelo Massimino partirà da domani: “Ricordo partite vinte all’ultimo. Il gol con la Vibonese di Mazzarani fece sentire un boato pazzesco. Questo stadio ricorda solo cose belle tranne una, che devo cancellare. Tutto mi è rimasto impresso”.
Si torna a parlare di singoli, come nel caso di Davide Marsura. L’ex Livorno rischia di diventare un caso, ma Lucarelli spiega altri esempi di giocatori pronti a cambiare rapidamente categoria: “Marsura non l’ho allenato a Livorno. Ho parlato con lui, ha avuto problemi personali che hanno portato a una sua indisponibilità. È un giocatore importante e non deve sentire il peso della sua importanza. Io sono passato dalla Champions alla serie B a Parma e decisi di restare. Tutti si domandarono quanti gol facevo, ma persi il posto a favore di Paloschi. Biagianti fu preso dalla C2 e migliorò. Quando scendi di categoria puoi avere un’involuzione”.
Più in generale Lucarelli vuole che al Catania ci sia gente che lotta. I famosi guerrieri pronti a dare tutto per la maglia rossazzurra: “Guerriero è chi vomita in mezzo al campo e chi rimane lucido e non si risparmia. Chi mette al primo posto il Catania. Non bisogna guardare al proprio orticello. Il nostro scudettino conta più di tutto. Si vince con sacrificio e professionalità e con la voglia di ribaltare le partite”.
L’esempio di Riccardo Ladinetti è lampante. Il centrocampista, richiesto anche da Lucarelli alla Ternana, ha bisogno di sbloccarsi mentalmente per far vedere quel che sa fare: “Domani Ladinetti potrebbe non essere a disposizione. Era però stato proposto alla Ternana in B, ha doti importanti, è interessante. Ma siamo a La Scala, è diverso. Ora si trova in questa situazione e se dimostrerà di essere ancora presente e di affermarsi io penso che si potrà recuperare. Quando venni qua la seconda volta qui c’erano diversi giocatori in difficoltà e abbiamo fatto tante belle cose. Una squadra contestata perde sempre e in questo momento ho chiesto aiuto per fare più punti possibili da qui a gennaio. Da qui al 23 dicembre dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Non ho la lampada di Aladino ma voglio uscire da questa situazione”.