Il bando per l’acquisizione del Catania è scaduto: al Comune etneo sono pervenute quattro proposte in totale:
- FABIO MAESTRI (Pec inviata dall’avvocato Luigi Edoardo Ferlito). È il numero uno di RZS Corporation, società leader in Sicilia nel campo dei termovalorizzatori e dello smaltimento green dei rifiuti. Era la cordata “accusata” di avere al suo interno un ex socio Sigi
- MMR CINEMA (Pec inviata dall’avvocato Gioacchino Amato di Deloitte Legal). È la cordata che unisce gli interessi dell’imprenditore romano Manuele Ilari, attivo nella gestione di alcune sale cinematografiche italiane, e di Antonio Tempestilli, storico dirigente della Roma e l’anno scorso alla Reggina. Al suo interno dovrebbe esserci anche Salvatore Palella, fondatore di Helbiz.
- PELLIGRA GROUP PTY LTD (Pec inviata dal commercialista Dante Scibilia). È la cordata che vede al suo interno la presenza di investitori da Stati Uniti e soprattutto Australia. Il punto di riferimento è Dante Scibilia, che avrebbe dovuto essere a Catania già due anni fa quando Joe Tacopina voleva prelevare il club da Sigi. È stato proprio l’attuale presidente della SPAL a fare da mediatore affinché si interessassero all’affare, anche se ne rimarrà al di fuori.
- OSMOSI SPA (Pec inviata dall’imprenditore Luca Giovannone). È la società fondata da Luca Giovannone come agenzia per il lavoro. L’imprenditore è noto per avere salvato il Torino nel 2005 grazie al Lodo Petrucci prima di cederlo a Urbano Cairo. In questa occasione ha al suo fianco lo storico segretario generale del Catania Giorgio Borbone.

La situazione ad un passo dalla scadenza
Ci siamo, oggi è il giorno in cui non ci saranno più colpi di scena o cambi improvvisi di fronte. Il Catania conoscerà in maniera definitiva i gruppi e le cordate che parteciperanno al bando. Anche perchè la giornata di oggi è quella in cui arriverà la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse per ricreare il nuovo club. Allo scoccare delle ore 13, infatti, non si torna più indietro. Chi avrà inviato tutta la documentazione necessaria al Comune sarà a pieno titolo un partecipante. Per tutti gli altri, come i catanesi hanno temuto per tanto tempo, i fatti avranno lasciato il posto alle parole.
Rispetto alla fuga di notizia delle ore precedenti, tra l’altro, c’è una novità non di poco conto. I gruppi presunti candidati alla fondazione del nuovo club di calcio a Catania sono aumentati. Si è passati dai quattro di cui abbiamo scritto anche nella giornata di ieri, a un totale di cinque. Mancano in alcuni casi ancora alcuni documenti, ma ci siamo quasi. Anche perchè il tempo scorre e nessuno aspetta.
Bando Catania, in tre hanno inviato la Pec
La prima cordata ad aver inviato la Pec al Comune di Catania con la documentazione necessaria è quella capeggiata da Fabio Maestri. Il patron di RZS Corporation, la società leader in Sicilia nel campo dei termovalorizzatori e dello smaltimento green dei rifiuti, infatti, già nel tardo pomeriggio si era messo in pari con le richieste dell’amministrazione etnea. Tra le altre cose, Maestri avrebbe già messo a punto l’eventuale organigramma societario in caso di vittoria del bando. Un segno della programmazione e dell’organizzazione che, in ottica di ricostruzione di un club sportivo, non guasta mai.
A seguire è arrivata in Comune anche la documentazione da parte di Luca Giovannone. L’uomo che nel 2005 ha rilanciato il Torino dopo i disastri dell’era Cimminelli, infatti, vuole ripartire dal Catania e far ripartire il Catania. Le sue dichiarazioni a mezzo stampa hanno infiammato una tifoseria sempre molto tiepida e poco fiduciosa. Tuttavia anche in questo caso c’è del lavoro certosino alle spalle. E poi c’è il gruppo guidato da Salvatore Palella e dal Ceo di Helbiz Media, Matteo Mammì. La cordata che ha legami con gli States ha inviato la Pec in tarda notte, regolarizzando la sua posizione. Palella corre per il bando con un chiaro obiettivo: ripulirsi l’immagine dopo i disastri di Acireale.
Scibilia c’è, spuntano Ilari e Tempestilli
Intanto è arrivata la conferma di altre due presenze nel bando per il nuovo Catania. La prima è rappresentata da una cordata straniera che ha come punto di riferimento sul posto Dante Scibilia. L’ex direttore generale del Venezia, che avrebbe potuto già lavorare con gli etnei in caso di acquisizione da parte di Joe Tacopina, dunque ci riprova. Il denaro verrebbe investito da imprenditori che hanno base negli Stati Uniti e in Australia. Ed è proprio questa la forza di questa cordata, ovvero la potenza di fuoco sul piano economico. Il tutto unito ovviamente con la conoscenza del pianeta calcio da parte dello stesso Scibilia.
Infine c’è la grande novità delle ultime ore, ovvero la quinta cordata candidata al bando. Si tratta di un gruppo romano che si può individuare in due figure molto importanti, ognuna nel proprio ambito. Il primo è Manuele Ilari, imprenditore romano proprietario di una catena di multisala sparsi in tutta Italia. Il secondo è Antonio Tempestilli, storico direttore generale della Roma e reduce dalla fine della sua avventura alla Reggina. Il gruppo avrebbe già posto tra i suoi punti di forza anche l’avvio dell’azionariato popolare ed eventuali collaborazioni con altre società, come il Tor di Quinto, una delle perle del calcio giovanile laziale e nazionale.