Una serie di novità importanti stanno per abbattersi su Viale del Fante, a prescindere da quelli che saranno i prossimi risultati sul campo. Succede così ogni volta che una società subisce un cambio di proprietà o comunque l’arrivo di nuovi soci di maggioranza. E nel caso di City Football Group, che sta per mettere le mani sull’80% delle quote del Palermo, la rivoluzione sarebbe ancor più evidente. Un nuovo socio di maggioranza, specialmente con la forza economica della holding di casa Mansour, non può non intervenire in maniera importante. Soprattutto sul piano dell’organigramma societario, con il Palermo del futuro che potrebbe ripartire senza Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini.
I due sono gli uomini di fiducia di Dario Mirri, i personaggi con cui tutto ha avuto inizio nell’estate di tre anni fa. L’amministratore delegato che c’era quando il Palermo stava risalendo la china verso il grande calcio, sotto la guida del compianto Maurizio Zamparini. E il direttore sportivo che ha portato in Sicilia il suo grande bagaglio di esperienza, con alcuni colpi di qualità e di spessore. Ora però sembra essere arrivato il momento della svolta e della rivoluzione dal punto di vista dirigenziale. La cessione del Palermo al City Football Group porterà una ventata di aria nuova tra gli uffici di viale del Fante.
Palermo, Sagramola e Castagnini ai saluti
Le ultime vicende legate all’ingresso di City Football Group nel pacchetto azionario del Palermo sono sotto agli occhi di tutti. Basti pensare che proprio Sagramola e Castagnini sono stati i due grandi assenti degli ultimi appuntamenti. In particolare nella tre giorni che Brian Marwood e i suoi assistenti hanno trascorso nel capoluogo siciliano, a cavallo della sfida dei playoff contro la Triestina. Sia l’amministratore delegato che il direttore sportivo, infatti, non si sono seduti allo stesso tavolo con gli emissari della holding.
A dire la verità, Castagnini era presente nel pomeriggio di mercoledì, quando l’ex attaccante dell’Arsenal e i suoi collaboratori hanno incontrato Dario Mirri. Ma si è trattata, a quanto pare, di una presenza poco significativa. Così com’è stato fugace l’avvento del ds allo stadio nella mattina di giovedì, quella della seconda serie di appuntamenti tra Mirri e il City Group. Tanto che Castagnini ha lasciato il “Renzo Barbera” almeno un’ora dopo l’uscita degli altri protagonisti del briefing.
Palermo a City Group, il ruolo di Gardini e i candidati come nuovo ds
La presenza di Rinaldo Sagramola tra le fila del Palermo, invece, è sempre più fugace. Basti pensare al fatto che l’amministratore delegato è di fatto sparito dalla circolazione nelle ultime settimane. E solo quando è stato chiamato direttamente in causa, ha svelato la sua posizione sulla trattativa con City Football Group attraverso un comunicato di circostanza. Il suo destino nel club è ormai segnato, anche per alcuni screzi che sono stati tenuti saggiamente sotto traccia ma sono ormai chiari. Motivo per cui non ci sono dubbi sul fatto che a essere liquidato, dopo l’annuncio ufficiale dell’ingresso della holding araba nel club, sarà proprio lui.
La figura di riferimento, quella a fare da collante tra gli azionisti di maggioranza e Mirri, sarà Giovanni Gardini. Il dirigente di cui si è abbondantemente parlato nei giorni scorsi, dovrebbe diventare il nuovo direttore generale. Tuttavia non ci sarà solo lui al lavoro, visto che sarà necessario ricorrere a un nuovo direttore sportivo. I primi candidati credibili sono due personaggi già passati da Palermo. Il primo è Daniele Faggiano, appena liberatosi dal contratto che lo legava alla Sampdoria. L’altro è Sean Sogliano, ex di Genoa e Padova che ha già lavorato con Gardini nella proficua esperienza al Verona.
Da non escludere la pista straniera, sulla scia spagnola formata da Ferran Soriano e Txiki Beguiristain che guidano il Manchester City nella gestione calcistica.
