Il Palermo affronterà domani sera l’Entella allo Stadio Comunale di Chiavari in occasione della gara di andata della seconda fase nazionale dei play-off di Serie C. I rosanero sono chiamati a superare un avversario dopo la Triestina. Il tecnico Silvio Baldini, nel corso della conferenza stampa della vigilia, ha parlato proprio della partita disputata contro i giuliani al “Renzo Barbera”, in cui la sua squadra non ha brillato.
“In certe partite ci sono anche gli avversari. Quando hanno giocato senza pensare al risultato ci hanno messo in difficoltà. Loro ci hanno fatto gol al 77′, quando mancavano pochi minuti. Ma da allora non abbiamo più subìto un tiro in porta, siamo cresciuti e abbiamo trovato il pari. La squadra nel momento della difficoltà ha saputo soffrire ed è rimasta compatta. Sappiamo che non può andarci sempre bene come l’altra sera. Abbiamo cercato di lavorare sulle cose in cui non siamo stati bravi”, ha detto.
Palermo, Baldini sprona Brunori
Silvio Baldini, in vista della gara con l’Entella, ha parlato anche della formazione: “Al posto di De Rose ci sarà Damiani o Odjer, non si scappa. Giocherà uno dei due. Brunori ha fatto 25 gol, non so per quante domeniche di fila ha segnato, faceva sempre gol lui. La cosa importante quando non fa gol lui è che ci sia qualcuno in grado di farlo. È un giocatore che con queste categorie non c’entra nulla, che ci aiuta e fa sempre gol. Il fatto di sbloccarsi è l’ultimo pensiero, a me interessa il Palermo“.
Inoltre, l’allenatore si è espresso sull’importanza di avere i tifosi al proprio fianco: “Lo sappiamo bene che il calcio è la passione, è il tifo ed è la gente. L’altra sera non abbiamo giocato bene, ma senza quel pubblico avremmo perso. Non è vero che il pubblico ti mette paura o non ti consente di spingere. Sicuramente la paura viene a quei giocatori che non hanno dentro di loro la passione, nel Palermo paura non ne ho vista. Ho visto ragazzi volenterosi che si applicano. Sono ben felice di allenare questo gruppo, che con l’aiuto del pubblico ne è venuto fuori”.
Baldini commenta l’Entella
Successivamente un parere sugli avversari: “L’Entella ha speso più della Reggiana e più del Palermo. Vuol dire che nella categoria erano tra quelli che volevano subito risalire. Il campo ha detto che non è così. Hanno perso contro squadre neopromosse e retrocesse. Ciò significa che i soldi non contano, ma contano le persone. In ogni caso hanno giocatori importanti, un lusso per la categoria. Il loro modulo tutto l’anno è stato il 4-3-1-2 o 4-3-2-1. A me interessa solo la mia squadra, che deve avere la personalità di fare le cose in base alle nostre caratteristiche”.
E sulle assenze “De Rose e Schenetti non ci saranno. Sono due giocatori importanti, uno per l’Entella e uno per il Palermo. Noi per fortuna avremo il nostro capitano al ritorno, loro non avranno la nostra stessa possibilità. Sono giocatori fondamentali. Noi abbiamo sempre cercato di sopperire alle assenze pensando che chiunque scenda in campo possa farlo bene, magari anche meglio di chi sostituisce. Chiunque giocherà darà l’anima. Volpe me lo ritrovo di fronte, vuol dire che il tempo passa, mi fa piacere ritrovarlo dopo il percorso che ha fatto”.
LEGGI ANCHE -> Entella-Palermo probabili formazioni: assenze pesanti per Volpe, chi sostituisce De Rose?
Il percorso del Palermo
Infine, Silvio Baldini ha parlato del momento che i suoi stanno vivendo sotto la sua guida. “La gente ha visto il percorso della squadra in questi anni. Sono venuto e ho cercato di dare alla squadra delle idee collegate al modulo ma anche a delle emozioni, ovvero cercare di vincere tutti insieme. Dovevamo cercare di migliorarci nelle sconfitte per evitarle, e di ottenere un viatico dalle vittorie per conquistarne sempre di più. Ho sempre legato il discorso tattico a quello delle emozioni. Siamo andati tutti insieme da Santa Rosalia non per pregare, ma per far vedere la cultura della città e raccontare la storia di questa città”.
E conclude: “Voglio conquistare la Serie B con il Palermo, credo ciecamente che il destino sia dalla nostra parte. Se analizzi la partita contro la Triestina c’è stato il rigore parato e il palo. Io cerco di pensare al mio mestiere, fin dall’allenamento in cui cerco di capire cosa fare per aiutare i miei giocatori. Il tutto per avere da parte loro la possibilità di sapere se daranno qualcosa in più quando giocheranno. Tutto questo fa crescere in me autostima e fiducia. Non sono scaramantico, sono convinto che arriveremo fino alla fine”.
