Palermo-Cosenza, le pagelle: i migliori e i peggiori
Di seguito le pagelle di Palermo-Cosenza, match valido per la sesta giornata del campionato di Serie B terminato sul risultato di 0-1 in favore degli ospiti. A decidere la partita è stato un gol segnato da Luigi Canotto al minuto 91.
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Le pagelle di Palermo-Cosenza: migliori e peggiori del match
Nelle pagelle rosanero dopo il match tra Palermo e Cosenza ci sono inevitabilmente diverse insufficienze. Tra i pochi a salvarsi spiccano i due protagonisti della fascia sinistra, Giuseppe Aurelio e soprattutto Federico Di Francesco. Ancora una volta male Matteo Brunori, ma anche Francesco Di Mariano non ha inciso.
Difesa
PIGLIACELLI 6,5 – È lui a salvare la squadra sia nel primo che nel secondo tempo, in entrambe le occasioni su Forte. Nella ripresa stringe i denti dopo un problema fisico, ma non può nulla sull’eurogol di Canotto.
MATEJU 6 – In diverse fasi del primo tempo si fa anche vedere in fase di spinta, dopo aver commesso un errore nei primissimi minuti. Il fatto che Canotto lo punti quando è stremato in occasione del gol non è una colpa.
LUCIONI 6 – Il centrale è il capopopolo rosanero, persino quando c’è da cercare di spingere per andare a fare gol. In un’occasione in cui lascia la difesa scoperta, però, i rosa rischiano sul palo di Forte.
CECCARONI 5,5 – Poco impegnato in fase difensiva ma al tempo stesso non sempre concentrato. Prova a dare una mano in fase di appoggio offensivo soprattutto nel primo tempo ma è impreciso.
AURELIO 6,5 – Il terzino sinistro è il migliore in campo, perchè in 45 minuti è una costante spina nel fianco per la difesa ospite. Sfiora il gol come ad Ascoli, ma più in generale dialoga alla grande con Di Francesco. La sua sostituzione all’intervallo è da spiegare. (dal 46′ LUND 5 – Lo statunitense di Svezia è timido e impacciato, non riesce ad accompagnare Di Francesco come faceva Aurelio e anche in difesa lascia a desiderare).
Centrocampo
HENDERSON 5,5 – Lo scozzese si rende protagonisti di alcuni lampi che però non rendono sufficiente la sua prestazione. Soffre forse eccessivamente la fatica e il caldo, tanto da essere sostituito (dal 67′ VASIC 5,5 – ha pochi palloni per incidere, in uno di questo innesca un pericoloso contropiede di Insigne, ma è troppo poco)
STULAC 5,5 – Il playmaker sloveno svolge il compitino, con una squadra che spinge forte sulle fasce e che non necessita della sua regia. Inoltre viene guardato a vista da Calò che gli toglie spazio. (dal 67′ GOMES 6 – prova a dare verve in mediana, cercando anche qualche inserimento in area avversaria, ma le sue qualità sono altre)
SEGRE 6 – Non si può non premiare la grinta e la generosità di un giocatore sempre nel vivo del gioco. Cerca anche di spingersi in area avversaria, soprattutto nel primo tempo, poi le energie calano alla distanza.
Attacco
DI MARIANO 5 – Prestazione negativa per il numero 10, che ci mette tanta forza di volontà ma non riesce proprio a entrare in partita. La sua giocata maggiormente degna di nota precede paradossalmente la sua uscita dal campo (dal 78′ INSIGNE 6 – I minuti di autonomia sono pochi ma cerca comunque di incidere. Sfiora il gol con un tiro a giro, poi non riesce a lanciare Brunori in porta)
BRUNORI 5 – Il capitano continua a non riuscire a incidere. Eppure non aveva iniziato male, dialogando bene con Di Francesco. Poi la tensione sale minuto dopo minuto, spreca una palla ghiotta sullo 0-0 che è anche il suo unico tiro in porta.
DI FRANCESCO 6 – Nel primo tempo è il migliore in campo insieme ad Aurelio, con cui il feeling è già forte. Nella ripresa, complice l’uscita del numero 31 e il caldo asfissiante, la sua performance cala. Inevitabile la sostituzione (dall’80’ MANCUSO 5,5 – L’uomo della provvidenza di Ascoli non si ripete, pur avendo una palla gol ghiotta che spreca da pochi metri)
Allenatore
CORINI 5,5 – La scelta di puntare sugli 11 visti in campo ad Ascoli non appare sbagliata, forse i cambi non sono i migliori possibili ma fa quel che può. Vedremo se l’ennesima prova abulica di Brunori lo prenderà ad assumere maggiore coraggio in alcune scelte.