Eugenio Corini commenta la sconfitta del Palermo contro il Cosenza. La conferenza stampa del tecnico rosanero si apre così: “I primi minuti loro hanno fatto meglio, siamo partiti col freno a mano tirato. Il primo tempo per il resto è stato importante, abbiamo costruito tante occasioni da gol e la fretta ci ha penalizzati. Nel secondo tempo anche la prestazione è stata questa. I contrattacchi si possono subire. Abbiamo provato a vincerla fino alla fine. C’è grande rammarico, anche per il pubblico. Un successo avrebbe dato entusiasmo alla piazza, ma ci abbiamo messo tutto e abbiamo fatto la partita che dovevamo. È mancata un po’ di lucidità. Il Cosenza di fatto ha trovato un eurogol”.
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Palermo, Corini non cerca alibi
Le due squadre si sono affrontate in un clima torrido, nonostante fosse una sera di fine settembre. Corini, però, non cerca nel caldo un alibi per la gara persa: “Il caldo ha condizionato entrambe le squadre. Abbiamo resistito, sul lungo siamo durati. Siamo andati tante volte in area, portando tanti palloni. Alcuni anche pericolosi. Quando non finalizzi però l’avversario prende coraggio. Il gol è oggettivamente molto bello”.
L’allenatote del Palermo parla anche della prova del Cosenza. Primo tempo gagliardo e secondo tempo guardingo, una strategia che ha premiato: “Il Cosenza ha fatto la partita che doveva fare. Ogni volta che riconquistava palla cercava di attaccare. Eravamo consapevoli del loro valore. Lo 0-0 poteva essere il risultato più giusto, anche se potenzialmente a livello di gioco avevamo fatto qualcosa in più noi. L’azione del gol ha cambiato l’inerzia della partita”.
Testa a Venezia
Corini, che ha svelato ulteriori indagini sulle condizioni di Roberto Insigne, si proietta già alla gara del Palermo a Venezia. Una partita in cui cercare subito il riscatto: “Arrivare a Venezia così fa male, perché c’era molto entusiasmo. Era una serata speciale. Il calcio a volte riserva delusioni. Ora dobbiamo ripartire. La volontà dei miei giocatori è fondamentale e c’è stata anche stasera, lo porteremo in campo anche venerdì. È una partita stimolante e ci prepareremo al meglio con la volontà di portare a casa il risultato”.
Secondo Corini il Palermo non avrebbe demeritato una vittoria. E sui cambi, si esprime così: “Siamo andati dentro tanto, i difensori sono stati bravi. Dobbiamo crederci e più lo facciamo e più saremo bravi a leggerle per fare gol. Continuiamo così. L’idea era quella di lasciare in campo Henderson, poi ha avuto un problema. Si è aggregato da poco e deve ancora adattarsi. Gomes ha dato equilibrio. Stavo preparando il gioco alle due punte dando freschezza al centrocampo”.
Palermo, Corini e le novità dall’infermeria
Quella contro il Cosenza è stata una gara dura anche per la gestione delle energie e degli uomini. Corini spiega la staffetta tra Aurelio e Lund all’intervallo.”Aurelio è partito col freno a mano, poi mezz’ora ha fatto bene. Io lì volevo spinta. È una soluzione che voglio provare perché il cambio al 45′ permette di diluire i tre slot. Lui e Lund sono due giocatori di livello”.
Inoltre anche Mirko Pigliacelli non era al top. Ecco gli aggiornamenti sulle sue condizioni, fornite da Corini in sala stampa: “Pigliacelli ha avvertito un fastidio. Lo staff mi ha assicurato che poteva continuare. Aveva una fasciatura. Vedremo come starà nei prossimi giorni e se sarà disponibile contro il Venezia”.
Si chiude parlando del gol di Canotto che ha deciso la partita. Ci si sofferma in particolare sulla sua esultanza, decisamente poco ‘british’: “Quando la squadra vuole vincere qualche rischio se lo prende. Eravamo ben posizionati sul gol. La giocata è stata straordinaria, si è spostato la palla e l’ha messa all’incrocio. Quella situazione ad Ascoli ci ha portato al gol, questa volta è andata male. È una scelta che comunque rifarei. L’esultanza? A volte i giocatori non pensano a dove si trovano, voglio pensare che sia così. Il fastidio dei tifosi è normale”.
