La Re Borbone Palermo affronta la seconda giornata del campionato di Serie B Girone I maschile di volley contro Bisignano. L’obiettivo è dimenticare la sconfitta rimediata nel turno di esordio sul campo del Raffaele Lamezia. In Calabria è arrivato un sonoro 0-3, anche se il sestetto di Nicola Ferro avrebbe meritato di più al termine di una sfida che per lunghi tratti si è snodata sul piano dell’equilibrio. La Re Borbone Palermo ha in ogni caso dimostrato di non essere al top dal punto di vista fisico.
Domani il neopromosso Bisignano terrà a battesimo i palermitani. La gara si giocherà alle ore 18 al PalaOreto. L’occasione è ghiotta per riabilitarsi e iniziare a muovere la classifica. I calabresi nei giorni scorsi hanno festeggiato i 40 anni di attività. Tra l’altro gli ospiti sono reduci dalla batosta subita in casa dal Reggio Calabria, con un pesante 0-3. Bisignano arriva dunque in Sicilia col morale basso e la Re Borbone Palermo dovrà fare di tutto per approfittarne. La partita è quella giusta per dimostrare i primi segnali di crescita dopo che a Lamezia Terme la squadra è apparsa in ritardo e carente sotto il profilo della personalità.
Re Borbone Palermo, Ferro suona la carica
Alcuni dei volti nuovi, come De Santis, Testagrossa e Di Salvo, devono ancora amalgamarsi alla squadra. Naturalmente il team si aspetta di più anche dallo zoccolo duro della squadra. Giocatori come Gruessner e Lombardo devono prendere per mano la squadra, ma anche un elemento come Galia deve dare maggiore continuità ed efficacia al suo palleggio. Siamo ancora alla seconda giornata, ma quella di domani sarà una prova senza appello per la squadra.
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Queste le dichiarazioni rilasciate alla vigilia dal coach della Re Borbone Palermo, Nicola Ferro. “I ragazzi si sono impegnati molto nel corso della settimana ma siamo ancora lontani da un vero gioco di squadra. Continuiamo a commettere troppi errori, la distribuzione è imprecisa e dunque soffriamo. Contro il Bisignano servono i tre punti per dimenticare Lamezia e ritrovare fiducia. Mi aspetto una crescita da parte dei palleggiatori, perché ricezione e muro non demeritano, ma soprattutto dobbiamo evitare le distrazioni nei momenti decisi”.