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Messina, Modica: “Metamorfosi inspiegabile, rinvio ha avvantaggiato Taranto”

Giacomo Modica, allenatore del Messina, al termine della gara dei giallorossi contro il Taranto, persa per 0-2. Prestazione decisamente deludente, figlia di un assetto tattico che si è rivelato fallimentare. Il tecnico ha provato a spiegare, dal suo punto di vista, come sia arrivata questa sconfitta, netta più di quanto dica il risultato.

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Messina, Modica: “Che fatica in avvio, poi situazione compromessa”

Queste le parole di Modica al termine di Taranto-Messina: “Loro hanno costruito la vittoria nel primo tempo, nel secondo invece Fumagalli ha fatto solo una parata. Avevo studiato questo cambio formazione per mettere centimetri limitarli sulle palle inattive, punto di forza dei rossoblù. Avevamo lavorato in allenamento, ma la partita è un’altra storia. Non siamo stati bravi a leggere alcune situazioni. Lasciare Pacciardi solo su Kanoutè è stato un suicidio”. 

“Abbiamo faticato tanto in avvio” prosegue il tecnico giallorosso, “volevo fare i cambi già dopo l’1-0. Li abbiamo fatti dopo venticinque minuti, cercato di raddrizzare la partita ma non ci siamo riusciti. La situazione era già compromessa”. 

Modica: “Pullman e mancati allenamenti incidono”

Modica non si riesce a spiegare del tutto la prestazione dei suoi. Soprattutto dopo il buon pareggio contro il Crotone: “In tre giorni c’è stata una metamorfosi inspiegabile, proprio come con il Brindisi dopo Picerno. Fatico a leggere queste situazioni, anche se le 21 ore di pullman e i mancati allenamenti non ci hanno aiutato. Loro avevano una spinta e una gamba differenti. Senza nulla togliere a loro, arrivavamo sempre tardi”.

Infine, chiusura polemica per il rinvio di questa gara, che si sarebbe dovuta giocare a inizio torneo: “Se avessimo giocato allora contro di loro, certamente non avremmo visto un Taranto così in palla. Non ho ancora capito i motivi del rinvio. Da allora noi giochiamo ogni tre giorni, di fatto non ci alleniamo dal 5 ottobre. Questo fattore incide. Con un gol potevi riaprirla, ma tre partite in sette giorni diventano complicate da affrontare”. 

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