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Taranto-Messina, le pagelle: nessuna sufficienza, il 3-5-2 di Modica fa acqua

Taranto Messina si è appena chiusa sul risultato di 2-0 per i rossoblù. Partita da incubo per i peloritani, non tanto nel risultato quanto per la prestazione offerta. Non paga la scelta di Modica di cambiare assetto di gioco e passare al 3-5-2. Un esperimento finito male e cambiato in corsa, quando ormai era troppo tardi. Male su tutti i fronti, con nessuno dei giocatore che è riuscito a strappare una sufficienza. Queste le pagelle e i giudizi sui giallorossi dopo Taranto-Messina.

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Taranto-Messina, le pagelle

La difesa

Fumagalli 5,5: per la prima volta non è totalmente incolpevole su almeno uno dei gol di Bifulco (nello specifico il secondo). E in più di una circostanza viene graziato dall’imprecisione di Kanouté. Si riscatta nella ripresa mettendo in mostra i suoi soliti riflessi, che stavolta non bastano a salvare il Messina dalla sconfitta.

Pacciardi 5,5: dei vari difensori è forse il meno colpevole sui gol subiti, ma non brilla neanche lui. Inoltre non ha tempo di riscattarsi visto che esce alla mezz’ora. (Dal 28′ Cavallo 5: chiamato a cambiare volto al Messina, che con lui torna al 4-3-3, non ci riesce neanche lontanamente. Altra prestazione deludente per il numero 27).

Ferrara 5: la sua esperienza e quella di Manetta stavolta non emergono. Sempre presi di sorpresa dagli inserimenti degli attaccanti e dei centrocampisti, passano una serata da incubo

Manetta 5: vedasi il giudizio del compagno di reparto.

Il centrocampo

Polito 5: nei pochi minuti a disposizione è totalmente incapace di contenere le discese di Kanoutè e Bifulco, venendo saltato facilmente da quest’ultimo sul secondo gol. (Dal 28′ Lia 5,5: forse il migliore dei suoi, ma non abbastanza per meritarsi la sufficienza. Anche perché gli esterni offensivi del Taranto sembrano essere sempre sul punto di far male).

Frisenna 5: la sua corsa scompare nel marasma di una partita nata male. Mai in palla, non si vedono i suoi inserimenti ne il suo pressing. (Dal 74′ Giunta S.V.).

Franco 5: gli avversari vanno semplicemente più forte di lui. I ritmi insostenibili del centrocampo e degli attaccanti tarantini lo mettono fuori partita.

Firenze 5: il centrocampista è solitamente pericoloso su calcio piazzato, unica arma che oggi poteva tornare utile a un Messina così impacciato. Invece il numero 5 è impreciso anche in questo durante la partita e viene inevitabilmente sostituito. (Dal 57′ Emmausso 5,5: anche lui si perde nel marasma generale. Ha il merito di aver creato l’unico vero pericolo alla porta di Vannucchi. Ma ormai è troppo tardi).

Ortisi 5: stesso discorso che vale per Polito e Lia. Anche se cresce leggermente nella ripresa, anche perché Kanoutè cala vistosamente.

L’attacco

Plescia 5,5: l’unico sussulto in un primo tempo da dimenticare è un suo colpo di testa. Per il resto prestazione anonima. (dal 74′ Ragusa S.V.)

Zunno 5: gioca dal 1′ a causa dell’infortunio di Luciani nel riscaldamento, ma letteralmente non incide.

Taranto-Messina, le pagelle: il voto dell’allenatore giallorosso

Modica 4: la necessità di far rifiatare qualche uomo e la voglia di sorprendere l’avversario viene spazzata via come un castello di carte e in appena 20 minuti. Incomprensibile la scelta di giocare a 3 dietro contro un attacco così mobile e imprevedibile come quello del Taranto. La rincorsa coi cambi per sistemare in corsa la partita non basta a salvare la baracca. Ora il tecnico dovrà rimettere in sesto nuovamente la squadra in vista del Benevento.

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