Tutto tace e niente si muove attorno al Messina. Come se l’anno scorso la squadra in campo non abbia compiuto quello che ha tutti i contorni di una vera e propria impresa. Il grande cammino messo in campo dalla formazione peloritana, guidata da Ezio Raciti dopo le difficoltà iniziali di Sullo e l’esperimento fallito con Capuano, rischia di venire vanificato da quello che è a tutti gli effetti uno stato di immobilismo. Una stasi preoccupante per la città prima ancora che per la squadra di calcio. Il tutto dopo due anni di grande livello per una società che sta cercando di risalire la china del calcio nazionale.
Anche perchè, prima della meravigliosa salvezza della stagione appena trascorsa, c’è stata la promozione dell’anno prima. Una Serie D vinta al termine di un paradossale derby cittadino con l’FC Messina, poi sparito. Ma ora tutto sembra essere stato dimenticato. Almeno per quel che riguarda ciò che sta succedendo attorno alla squadra. O per meglio dire, quel che non sta succedendo. Il patron Pietro Sciotto sta provando a condurre in porto una nave che viaggia nella tempesta. Di offerte per acquisire il club o quantomeno contribuire alla causa dello stesso non ne arrivano.
Ad arrivare, però, è stato lo sfogo del patron attraverso i canali ufficiali dell’ACR Messina.
Messina, la nota di Sciotto
Andiamo dunque a leggere quali sono le parole con cui il patron Sciotto ha svelato l’immobilismo attorno alla società e alla squadra del Messina:
“Non è arrivata nessuna proposta concreta, solo parole di circostanza e nulla altro. Tengo a dire questo per fermare qualsiasi polemica che possa nascere. A gennaio ho detto che avrei salvato il Messina e che a fine anno sarei andato via perché ritengo concluso il mio ciclo. La società è in vendita, lo confermo perché io non ho intenzione di continuare. Ho incontrato diverse persone che hanno chiesto informazioni ma sono stati sinora interessamenti fatti di chiacchiere. Sto facendo di tutto per dare un futuro al Messina, un lavoro lungo, dispendioso sotto il profilo economico e personale, stressante. Se qualcuno vuole il Messina lo prenda adesso ma con una offerta vera, reale. La società, in questo momento, sta comunque lavorando per non perdere il patrimonio della serie C, ma di programmi oggi sarebbe inopportuno parlare per rispetto della tifoseria e della città”.