City Football Group non è l’unico gruppo interessato alla cessione del Palermo: anche la famiglia di Nunzio Alfredo D’Angieri si è fatta avanti nelle scorse ore. A svelarlo è stato il Corriere dello Sport, a cui il magnate ha ammesso che la possibilità di acquisire il club di Viale del Fante. L’imprenditore, che in passato si era avvicinato anche al Torino, ha già incontrato l’attuale patron Dario Mirri. Il suo progetto è delineato, ma è da capire se arriverà la fumata bianca. La concorrenza d’altronde è serrata.
D’Angieri punta il Palermo
Nunzio Alfredo D’Angieri, intercettato dal Corriere della Sera, ha raccontato l’avvio della trattativa per la cessione del Palermo. “Il presidente Dario Mirri, che rivedrò venerdì in Sicilia, mi ha voluto incontrare a Milano per propormi il club rosanero”, ha detto. Il primo colloquio è andato bene. “Io sono arrivato da Londra e con Giancarlo Cipolla, uno degli avvocati del fondo, abbiamo valutato la portata dell’affare. Interessante anche in considerazione del fatto che si potrebbe realizzare il progetto di riqualificazione dello stadio. Avremmo anche già pensato al presidente, mio cugino Federico Ferro”.
Il magnate, nonostante i presupposti siano favorevoli, nutre due dubbi in merito alla reale fattibilità dell’acquisizione. “Due variabili ci hanno fin qui frenato. Una è il fatto che il City Football Group abbia ugualmente manifestato interesse ad appoggiare Dario Mirri (il gruppo potrebbe dare continuità all’attuale dirigenza, permettendo all’attuale patron di restare, ndr). L’altra è la potenziale elezione di Gaetano Armao, attuale vicepresidente e Assessore della Regione, a Sindaco di Palermo (in realtà il politico non è tra i candidati alla sindacatura, bensì al Consiglio comunale, ndr). Avendo con lui un pessimo rapporto, sarebbe difficile procedere”.
Nonostante ciò, la trattativa è tutt’altro che chiusa. Oggi ci sarà dunque un altro incontro per chiarire i dettagli dell’affare. Nunzio Alfredo D’Angieri, da parte sua, non esclude però la possibilità di farsi da parte e lasciare il Palermo ad altri, nel caso in cui non ci siano i presupposti per portare avanti la questione. “Io sono di origini piemontesi e siciliane, quindi mi sta a cuore il destino del Palermo. Penso che un gruppo come quello che tra le altre guida il Manchester City possa fare il meglio per la società”, ha concluso.
