Aumenta giorno dopo giorno il fermento in casa Catania, dove nel frattempo inizia a prendere corpo anche il tema dell’azionariato popolare. Le scorse ore sono state forse quelle più convulse, quelle in cui sono emersi alcuni temi molto interessanti. Il popolo rossoazzurro ha espresso forse nella maniera più forte degli ultimi anni la propria vicinanza a quello che deve essere un progetto serio, quella della ripartenza del calcio in città. E così ecco che sono emersi ben due tentativi di allestire un programma che possa viaggiare di pari passo con quello che costituirà la nuova società che partirà quasi certamente dalla Serie D.
L’idea dell’avvocato Ingrassia
Il primo progetto è quello avviato dall’avvocato Enzo Ingrassia, ideatore di Catania Rossazzurra. Si tratta di un comitato che cercherà di fornire aiuto – come si legge nel testo che ufficializza la nascita del progetto – “a chi riterrà di partecipare al bando competitivo che il Comune emanerà al fine della successiva attribuzione del titolo sportivo”. Si tratta di una iniziativa che invita ovviamente alla partecipazione in massa, oltre che a spronare eventuali candidati al bando a partecipare in maniera convinta.
Sono quattri i capisaldi sui quali si basa Catania Rossazzurra. Il primo è la diffusione dell’azionariato popolare. Il secondo è l’ingresso con capitale minoritario nella nuova società, con compiti di vigilanza e controllo. L’impegno per lo sviluppo del settore giovanile composto da giovani del territorio è il terzo punto di questo comitato, che punta anche alla diffusione della cultura sportiva. In queste ore ci sarà una nuova comunicazione da parte dell’avvocato Ingrassia, il quale spiegherà le modalità di partecipazione all’iniziativa.
Catania azionariato popolare, spunta l’appello
La seconda proposta è invece l’avvio di una modalità di azionariato popolare nuda e cruda. A renderla nota è stato un gruppo di personaggi noti nella realtà catanese, i quali hanno scritto un lungo manifesto per testimoniare le proprie intenzioni.
Questi sono alcuni brani della pubblicazione effettuata nella serata di ieri: “La cancellazione del Catania ha creato una rottura, anche rispetto a questa prospettiva. Come tifose e come tifosi è nostro dovere, di noi tutti, chiederci come fare a dare ai nostri figli e alle nostre figlie la possibilità di vivere quello che abbiamo vissuto noi. Siamo convinti che l’unico modo per creare questa continuità sia quella di dare la possibilità a tutti i tifosi e a tutte le tifose di esserne parte attiva, realizzando una forma di azionariato popolare. Aperto a tutti, costruito in maniera democratica, inclusiva, partecipata, che possa essere interlocutore della nuova proprietà”.
Nel frattempo si continua a riflettere su quelli che sono i nomi che gravitano attorno alla ripartenza del calcio a Catania. Ma i tifosi non vogliono restare a guardare.
