La cessione del NAC Breda al City Football Group è saltata a seguito della furiosa contestazione della tifoseria. I supporters del club olandese per mesi hanno protestato contro i proprietari del Manchester City. In alcun modo avrebbero accettato di diventare una società satellite degli inglesi. Ciò, almeno inizialmente, non sembrava tuttavia volere frenare la holding, che non aveva commentato le vicende. Adesso, però, la situazione è cambiata. La trattativa è infatti saltata, come si legge nella nota ufficiale del club di Eerste Divisie: “Dopo intense discussioni con il City Football Group e con altre due possibili alternative, la NOAD Foundation ha deciso di sottoscrivere un piano interno per la gestione del NAC Breda”.
Lo scorso mese la holding controllata in buona parte dai proprietari del club detentore della Premier League aveva raggiunto un accordo con il sodalizio olandese. La base era fissata su 7 milioni di euro e avrebbe reso la società giallonera la dodicesima controllata dal gruppo. Si trattava di una evoluzione del precedente accordo tra i due club, visto che nel 2016 era nata un’affiliazione che ha consentito negli anni di trasferire alcuni talenti in Olanda in prestito secco dai Citizens.
Tuttavia, come abbiamo riportato anche nei giorni scorsi, alcune frange del tifo organizzato del NAC hanno espresso il proprio malcontento su questo affare. Tanto da aver portato l’apice della propria protesta direttamente a “casa” degli acquirenti. Lo scorso 27 marzo, fuori dall’Etihad Stadium di Manchester, è stato affisso uno striscione tanto duro quanto eloquente. “State fuori dal nostro territori, il NAC non è affare del City Group”, si poteva leggere sul cartellone, chiaramente esposto con la colorazione della formazione di Breda.
Niente NAC Breda, il City Football Group vira su Palermo?
Dunque si potrebbe parlare di una netta vittoria da parte dei tifosi ai danni del business. Un successo schiacciante che la parte romanitca del calcio è riuscito a ottenere contro il futuro, lo sviluppo di nuove partnership. Ma se vogliamo leggerla in chiave nostrana, potrebbe trattarsi di una svolta non di poco conto per quel che riguarda la trattativa per lo sbarco del City Football Group in Sicilia. È infatti risaputo il forte interessamento della holding a tinte arabe nei confronti del club di proprietà di Dario Mirri.
Ma se in questi giorni, dopo la diffusione delle prime indiscrezioni, i contatti tra le parti sono proseguiti sotto traccia, ecco che la cosa potrebbe esplodere in tutta la sua grandezza. Anche perchè non si fanno mancare gli eventuali antagonisti del CFG nel provare a mettere le mani sul Palermo. Come nel caso di Nunzio Alfredo D’Angieri, miliardario di origini siculo-piemontesi che nelle scorse ore è uscito allo scoperto.
