28 gennaio 2023, Castellammare-Resuttana San Lorenzo 0-2. Questo è stato l’ultimo giorno e l’ultimo match nel quale il club di Castellammare del Golfo non ha raccolto punti nel suo stadio, più definibile come un fortino. Si perché i dati dicono che il Giorgio Matranga non viene espugnato da una formazione ospite da ben 10 partite consecutive. In Eccellenza, un fattore da non sottovalutare. La massima categoria regionale siciliana è un campionato imprevedibile e difficile da gestire, soprattutto per quelle società che oltre la salvezza non possono andare. Decimo giglio dell’imbattibilità – raggiunto nell’ultimo turno contro la Don Carlo Misilmeri – da premiare due volte per questo motivo.
Una delle società che non possono spingersi verso tornei ancora più prestigiosi, è quella del presidente Nicola Barone, che conserva la sua Serie A siciliana con orgoglio dall’annata 2018-19. Un pregiato laboratorio calcistico quello del club trapanese, affidato con continuità più che decennale all’esperto allenatore Giuseppe Mione, coadiuvato da quest’anno, da un dirigente esperto in materia e navigato nel calcio dilettantistico come l’avvocato Giovanni Castronovo, tra le altre cose, ex presidente dell’Akragas.
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Il calcio di Mione e il progetto giovani
L’anno scorso il Castellammare è stato premiato come società migliore per lancio in Prima Squadra di giovani talenti. Chiaramente nella corrente stagione agonistica la musica non è cambiata, infatti settimana dopo settimana, gli UNDER schierati in campo dal 1′ sono sempre dai cinque ai sei. Scelta che rischia di far pagare qualcosa in termini di esperienza e malizia in campo, ma apre ad orizzonti di crescita e valorizzazione dell’organico, che in questa categoria non sono poi così frequenti. Da Mattia Terranova a Bruno Scibilia, passando per Gabriele Pera, Alessandro Milana e Gabriele Lampo, fino ai vari Frisella, Gambino, La Mattina, Falanga e Cina’. Questi sono solo alcuni dei giovani talenti di uno degli organici più giovani e promettenti di tutto il territorio siciliano.
Giuseppe Mione è la figura che meglio simboleggia l’essenza di questa squadra. Umile, meticoloso, stacanovista. Grande motivatore ed astuto tattico. Guida questa squadra da tantissimo tempo come se fosse un piccolo Sir Alex Ferguson di Castellammare. La modella nel quotidiano tatticamente, la compatta in moduli solidi e funzionali. Punta sull’equilibrio in fase di non possesso per recuperare punti e scalare posizioni. Abbassa le linee della sua squadra togliendo profondità all’avversario, dando verticalità al suo gioco, favorendo le qualità del suo centravanti: Bah Malik.
Castellammare, Matranga come fortino e tabù trasferta
La stagione 2023-2024 si è aperta con il solito club trapanese candidato al mantenimento di categoria e fino ad oggi i risultati gli stanno dando ragione. 12 punti in 9 gare disputate e 4 punti di distacco dalla zona playout, attualmente occupata da Geraci e Mazara. Tutto in linea con gli obiettivi prefissati in estate. D’altro canto, questo score è molto perfettibile, al netto di un solo punto raccolto in trasferta, a Misilmeri contro l’Aspra alla seconda giornata. Chiaramente si sono giocate sfide difficilissime lontane dal Mantranga, come quelle contro Pro Favara e US Mazara 46, oltre ad aver fallito un calcio di rigore nei minuti finali della sfida (terminata 1-1) contro la squadra di Pippo Correnti al Giovanni Aloisio. Senza dimenticare il ko di Casteldaccia, contro una formazione in piena emergenza in termini di assenze.
Nella sua tana il Castellammare anche quest’anno è infermabile. 11 punti frutto di 3 vittorie e due pareggi al cospetto di realtà – anche – molto quotate nella categoria. Dal Mazara (2-1) allo Sciacca (0-0), passando per Marineo (0-0), Geraci (2-0) e Don Carlo Misilmeri (3-1). Domenica sarà in programma la sfida di Caltanissetta contro la capolista Nissa. In trasferta il Castellammare ha fatto un solo punto ed è chiamato a sfatare un tabù nel campo più difficile del momento, quello dove tutti fino ad oggi hanno perso in campionato.
