Edoardo Soleri torna a Palermo per essere protagonista. Queste le dichiarazioni rilasciate dall’attaccante rosanero in sala stampa: “La magia della promozione ce la siamo portati. Tutti vogliamo subito ricominciare. Abbiamo creato una cosa bella, per cui sono contento di avere ritrovato tanti compagni. Conosciamo il mister Baldini e ci conosciamo tra noi. Se arriverà qualcuno di nuovo verrà accolto e diventerà parte di questa famiglia, dandoci una mano importante”.
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L’ex attaccante del Padova è arrivato proprio dai biancoscudati con una cifra esigua per il riscatto del suo cartellino. Ora c’è da valutare un eventuale prolungamento del contratto. In ogni caso la parola passerà al campo e alla volontà della società rosanero: “Se ne deve parlare col ds. Sono felice di essere qui, finché avrò un contratto cercherò di rispettarlo”.
Effetto Soleri sul Palermo
Per Soleri la prima annata a Palermo è stata importante. In rosanero ha avuto la possibilità di fare bene, anche entrando a gara in corso. Ora per lui è arrivato il momento della conferma: “Sono contento perchè sono riuscito ad avere continuità lo scorso anno. Rimanere qui è importante, mi aiuterà quest’anno. So già come il mister lavora ed è importante. Mi auguro che l’annata sia importante per il Palermo. A livello personale cercherò di ripetermi, aiutando la squadra a conquistare gli obiettivi”.
La punta rosanero ha avuto un grande impatto dalla panchina. Ben 12 i suoi gol, tutti entrando a gara in corso. Un impatto che anche lui fa fatica a spiegarsi, anche se gli fa piacere: “Non mi do spiegazioni sull’incisività dalla panchina. È una cosa che mi fa piacere e mi stimola. Quando ho giocato dall’inizio ci ho messo un po’ a entrare nei meccanismi perché non era il mio ruolo, adesso mi sento più a mio agio e cercherò di sfatare il tabù. L’importante però è aiutare coi miei gol il Palermo”.
Al fianco dei compagni
Soleri ha parlato anche di due suoi conterranei e compagni di reparto come Andrea Silipo e Mattia Felici: “Ci sono tanti esempi in questo gruppo. Io cerco di essere me stesso, magari il mister parla bene di me perché non ho mai fatto pesare di essere una “riserva”. Io mi alleno sempre al massimo e cerco di dare il mio meglio per aiutare la squadra. Essendo romano come Felici e Silipo cerco di aiutarli perché anch’io sono passato da quello che hanno passato loro. L’occasione alla fine capita. Andrea è cresciuto molto, sia in allenamento che in partita, tanto che ha giocato anche ai play-off”.
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Com’è cambiato Edoardo Soleri nel passaggio dal settore giovanile della Roma alla prima squadra? La punta spiega così: “L’esperienza fatta all’estero mi ha fatto crescere a livello umano, non è stato facile. Adesso sono cresciuto a livello fisico e mentale. Sono migliorato tanto. Adesso continuerò a lavorare, perché solo così riesci a migliorarti”.
Gol belli e importanti per Soleri a Palermo
Soleri si è reso protagonista di gol belli e importanti col Palermo. Tanto che anche lui fa fatica a sceglierne uno su tanti: “Sono contento perché sono tutti belli, ma se lo sono davvero ancora di più. Forse quello con l’Entella, per l’importanza, è quello più bello. Tra Feralpisalò e Picerno sceglierei Picerno, perché è stato dalla distanza”.
A proposito di gol, quello realizzato contro l’Entella è stato fondamentale. Nella testa di Soleri, l’esplosione del “Barbera” è ancora viva: “È stato un momento bellissimo, c’era sconforto e si respirava. I tifosi però ci credevano e noi anche. Il gol è stata un’esplosione di emozioni. I playoff sono stati per tutti uno dei momenti più belli della nostra vita. È stato magico per tutti”.
Il contatto con Matteo Brunori è rimasto forte nonostante l’addio (momentaneo) del bomber. Un legame diventato ancor più forte dopo la straordinaria cavalcata ai playoff. Anche con altri compagni: “Nel gruppo Whatsapp ci siamo tutti perché abbiamo vinto tutti insieme. Esplodeva ogni sera, mandavamo foto e video anche nei giorni successivi. Con Brunori, Perrotta e Massolo ci sentiamo spesso. Siamo diventati molto amici”.
Soleri e Brunori a Palermo potrebbero ritrovarsi. Un legame rimasto saldo e che potrebbe essere molto forte anche sul campo nella stagione che sta per cominciare: “Brunori è stato un giocatore importante, lo dimostra che sia stato capocannoniere. Ci ha aiutato molto. La concorrenza in allenamento non può fare altro che bene. Abbiamo anche giocato insieme. Se arriva ben venga, non può che aumentare la forza. Ha personalità. Lo aspettiamo a braccia aperte”.
Tifosi sempre vicini
Il primo giorno di ritiro a Boccadifalco è servito anche per avere nuovamente il contatto con i tifosi. Grande è stata l’accoglienza all’arrivo del pullman al Tenente Onorato – Città Esercito. Soleri non sembra però sorpreso, visto il bagno di folla delle ultime gare della scorsa stagione: “Allenarci qua ci ha fatto piacere, perché già dai play-off i tifosi ci hanno fatto vedere cosa vuol dire giocare per il Palermo. Non ci hanno mai fatto mancare l’appoggio nei momenti difficili. Li conosciamo ormai. Ieri ci hanno fatto vedere ancora una volta cos’è Palermo per i palermitani”.
Più in generale, Soleri sembra trovarsi benissimo a Palermo: “Con la città ho un bellissimo rapporto. A Palermo c’è tutto, dall’arte al mare. I palermitani sono accoglienti. Ho legato con tanti fuori dal campo. Sono contento di proseguire le amicizie strette e di farne altre”.
Nella conferenza stampa di ieri, Silvio Baldini non si è nascosto e ha parlato di sogno promozione in Serie A. Soleri, dal canto suo, fa capire che la speranza c’è e ci sarà sempre: “Noi crediamo molto in quello che ci dice Baldini e nel porci degli obiettivi. Non sarà facile, ma attraverso il lavoro quotidiano possiamo provarci. Dobbiamo sognare la Serie A. Bisogna crederci. Speriamo di farcela perché ce lo meritiamo noi e la piazza. Non ci spaventa”.
Chiusura dedicata al City Football Group. Soleri è consapevole delle potenzialità che si possono ottenere per una piazza come Palermo: “Essere stati acquistati da una holding di questo tipo è importante, perché ha 12 squadre e offre opportunità incredibile. Andare a Manchester è una di queste. Allenarsi in una realtà di Premier e confrontarsi con strutture e organizzazione di primo livello non è per tutti. Ancora ci dobbiamo abituare, scopriremo piano piano cosa significa. È certo che faccia piacere, siamo felici di questa nuova opportunità. C’è la sensazione di una nuova prospettiva. Siamo orgogliosi di far parte di questo gruppo”.
