Il Palermo è a 90 minuti dalla storia e Silvio Baldini non cambia il suo atteggiamento. Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa alla vigilia della finale di ritorno contro il Padova: “Finora abbiamo affrontato squadre forti, partendo con il vantaggio di aver vinto la prima partita. Questa volta dopo questa gara conosceremo il nostro destino. Ci siamo allenati bene, i numeri dicono che su sei partite ne abbiamo viste cinque. Vuol dire che ci siamo, dobbiamo giocare come se avessimo perso e regalare un sogno a questa gente”.
Diventa un argomento cruciale il matrimonio celebrato ieri da Matteo Brunori. Il tecnico fa capire che non c’era alcun motivo di negare questa gioia al suo bomber: “Si sapeva che avrebbe dovuto sposarsi, era giusto che lo facesse. Non aveva trovato delle date, potevamo accadere delle cose che potevano incrinare qualcosa. Lui oggi è con noi, si allenerà e giocherà con ancor più fiducia. Il calcio non è legato a delle regole, non facciamo ritiro, dopo l’allenamento ognuno torna a casa sua. Il calcio è fatto di emozioni. Se Matteo fosse rimasto a casa non sarebbe stato felice, lui deve avere nel cuore la serenità e la felicità”.
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Palermo, Baldini a muso duro
Baldini fa capire che il Palermo non ha studiato nulla di particolare per affrontare il Padova dopo la gara di andata. Più che altro è necessario provare a ripetere la buona prestazione sfoderata all’andata allo stadio “Euganeo”: “Non ho studiato niente, so solo che dobbiamo giocare come all’andata. Se riesci a giocare con il cuore vengono fuori gli atteggiamenti in campo. Capisco che è più facile parlare di moduli ma se avessimo ragionato così potevamo fare un piazzamento discreto, ma saremmo usciti. Abbiamo affrontato avversari tosti ma abbiamo sempre cercato di legare la prestazione alla ricerca di qualcosa al di là del risultato”.
Dopodichè il tecnico toscano approfitta della conferenza stampa per uno sfogo personale, che verrà ripetuto più avanti: “Capisco che certi discorsi non piacciono a cui cerca di rubare soldi. A me non frega niente, non devo fare carriera. Mi interessa di arrivare al cuore dei miei giocatori e al popolo palermitano piacciono questi discorsi. Altrimenti non avremmo fatto record di spettatori. Questo amore vuol dire che alla gente interessa il tuo cuore. A me piace usare linguaggio da osteria, alla gente piace questo”.
Squadra che vince non si cambia
Nel parlare della squadra che scenderà in campo domani sera, Baldini fa capire che non ci saranno grosse modifiche. L’unica grande assenza, dunque, sarà quella dello squalificato Damiani: “Cambiamenti non ce ne saranno. I ragazzi hanno capito che bisogna credere nel lavoro, dobbiamo crederci e avere coraggio. Ci sono anche gli avversari, ma ogni volta che andiamo messo cuore e passione sono arrivati i risultati. Domani faremo l’ultimo passo per regalare l’ultima gioia ai palermitani”.
Baldini ha parlato anche del momento più bello e quello meno bello da quando è tornato a Palermo. Ed è qui che torna lo sfogo di cui sopra: “Il momento più bello è stata la chiamata di Castagnini per portarmi ad allenare il Palermo. Sapevo che sarebbero arrivate delle difficoltà ma sapevo che non bisognava mai mollare. Se il destino ti dà una chance dopo 18 anni non la puoi buttare via. I momenti negativi non sono legati a una sconfitta, ma quando la squadra non crede in quel che fa. Devo essere una persona felice perché faccio quel che mi piace. Mi dà fastidio vedere persone che godono quando le cose vanno male. Di queste persone meschine il calcio è pieno”.
A Baldini viene chiesto se ha già preparato un discorso da fare prima di scendere in campo. La sua risposta è laconica: “Non preparo prima cosa devo dire ai ragazzi, dico quel che sento. A volte non ho detto niente. Dormirò alla vigilia come le altre volte. Conosco l’importanza della posta in palio, ma normalmente vado a letto presto e mi sveglio alle 5 di mattina. Non sarà il Padova a togliermi il sonno, ma perchè so che daremo il massimo. Mi dispiace solo che ci saranno sciacalli pronti a godere della nostra amarezza”.
Si conclude parlando dell’eventualità di un approdo ai supplementari o ai rigori. Baldini fa capire di non essere impreparato all’evenienza: “Noi andremo avanti con il nostro copione, pur sapendo che la partita potrebbe finire oltre il 90°. Io e il mio staff abbiamo cercato di analizzare le situazioni che potremmo trovare e i problemi che potremmo incontrare. Sarebbe da negligenti non pensarci, ci può stare di arrivare ai supplementari. Noi siamo convinti che al 90° sarà finita, ma non siamo presuntuosi e abbiamo analizzato tutto. Le partite si vincono con quelli che entrano, non solo con cui parte dall’inizio”.
