Pietro Sciotto sottolinea tutto il proprio scoramento per la situazione attuale del Messina. Ai microfoni del TGR Sicilia, l’attuale patron della società peloritana si è rammaricato soprattutto per la scarsa presenza di pubblico sugli spalti del “Franco Scoglio”. Soprattutto se viene confrontata la situazione con quella che vige a Palermo in queste ultime gare di playoff: “Mi hanno lasciato da solo contro tutto e tutti, non interessa il calcio a Messina né ai messinesi né alla città. In tutto il campionato abbiamo venduto 17mila tagliandi mentre il Palermo in una sola partita ne vende 34mila, quindi io dovrei fare due campionati per raggiungere gli spettatori del Palermo in una singola partita. Io non voglio nulla, prendete il Messina e portatelo più avanti di dove l’ho portato io e sarei felice. Bisogna intervenire subito, non vorrei che il Messina rinunciasse all’iscrizione”.
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Messina, Sciotto sembra rimasto solo
Sciotto è stato poi intervistato dai colleghi di Rtp. Il tema più importante, neanche a dirlo, è quello relativo alla cessione. Al momento, infatti, non ci sono movimenti concreti: “Sino ad oggi ho sentito soltanto chiacchiere. Ormai dopo cinque anni conoscendo l’ambiente ho capito che non potevo più attendere. Fino a ieri ho avuto contatti per delle trattative societarie, per cui non potevo più tergiversare. Se le trattative si prolungano anche l’iscrizione al campionato è a rischio. Ho deciso di azzerare ogni pretesa economica per facilitare il fatto che qualcuno rilevi la società e iscriva la squadra”.
Dunque, almeno per il momento, Sciotto resta al timone del Messina. Il rammarico è grande, anche perchè la situazione del bilancio del club è sana: “Il Messina non ha debiti, deve fronteggiare solo naturali scadenze imposte dalla Lega Pro. A chi mi ascolta dico solo di entrare in possesso della società, entrare e fare meglio del sottoscritto, altrimenti il rischio della mancata iscrizione è reale. Mi auguro che questo non succeda. Non per forza deve esserci Sciotto ma qualcuno si faccia avanti”.
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Nessun sostegno a squadra e città
Nel corso della sua invettiva, il patron dell’ACR Messina sottolinea il disinteresse quasi totale. Il Messina sembra essere stato lasciato da solo. Tuttavia, non sembra esserci ritorno per l’amore e gli investimenti fatti: “Nessuno dà niente al Messina, nessuno investe in termini di pubblicità. Purtroppo il calcio non interessa a nessuno, la dimostrazione è arrivata in questi mesi. Non ho registrato nessuna partecipazione a una cosa che non è mia ma è di Messina. Non c’è orgoglio nel portare avanti questa squadra e farla crescere ancora di più. Ho speso ed ero disponibile ancora a farlo per fare ulteriormente meglio ma solo col sostegno di altre forze e voci come spettatori, incassi, coinvolgimento della città e sponsor. Invece i fatti dimostrano che questo discorso non interessa a nessuno”.