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Messina, Plescia: “Siamo sulla strada giusta, con Modica mi sento volare”

Vincenzo Plescia è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello del Messina. L’attaccante palermitano ha segnato il gol da tre punti domenica contro il Giugliano. Un vero e proprio colpo da karateca, anche se il bomber nega reminiscenze di questo tipo: “Non ho mai fatto arti marziali. Semplicemente ho capito di non poter arrivare di testa su quella palla. L’istinto dell’attaccante porta a cercare sempre il pallone, ero convinto di averlo indirizzato in porta e ho sperato che entrasse. Ho subito pensato di aver fatto un gran gol e sono andato sotto la Curva Sud a festeggiare, anche perchè la volta precedente non me l’ero goduta molto”.

Già, il gol precedente di Plescia era arrivato contro l’Avellino. La sua ex squadra alla quale la punta non ha voluto fare alcun torto: “Ci tenevo a rispettare quella tifoseria che mi ha sempre voluto bene, quindi non ho esultato. C’è anche chi non ha apprezzato questa decisione, ma non me ne pento. Ad Avellino avevo un contratto di 3 anni ma sono stato a lungo male, forse per via del Covid. Avevo un’infezione che mi faceva tornare la febbre ogni 20 o 25 giorni, poi sono stato curato e operato. Questo brutto periodo mi è servito per crescere”.

Messina, effetto Modica per Plescia

Plescia ha ammesso che la cura Modica sta facendo bene al Messina e a lui. Non c’entrano solo i gol, ma anche il modo di giocare della squadra: “Non ero mai stato allenato da Modica, ma in tanti me ne avevano parlato bene. Fin dai primi giorni di ritiro mi ha convinto delle sue idee e mi ha fatto acquisire fiducia poco per volta. Lui è un allenatore che pensa sempre ad attaccare la porta, il suo gioco è molto propositivo”.

I risultati stanno arrivando, seppur in maniera parziale. Il Messina sta forse raccogliendo meno di quel che produce, ma Plescia appare soddisfatto: “Ci sono tanti giovani in questa squadra e sono felice per il loro impatto. Frisenna ha fatto una grande giocata per il mio gol, ha stoppato la palla e ha fatto un bel cross con l’altro piede. Quasi lo sapeva che sarei arrivato su quel pallone”.

Più nel particolare, Plescia parla anche della tanto chiacchierata dieta che sta seguendo. Una cura che lo aiuta a livello fisico e nel rendimento in campo: “Ad Avellino facevo una preparazione differente e avevo un paio di chili di troppo. Con il lavoro con il mister e la dieta che sto seguendo sono obbligato a perderne ancora. Credo di averne già persi 9, sono arrivato a quota 83”.

Il feeling con Messina

Plescia è arrivato a Messina dopo una lunga estate in cui si è parlato di lui. Tante chiacchiere ma pochi fatti, fino al giorno della firma: “Ci sono state tante indiscrezioni ma non ho ricevuto contatti. Poi l’Avellino mi aveva anche presentato e fino al 20 agosto voleva tenermi. Poi il direttore ha finalmente parlato con il mio procuratore e ho accettato subito. Non avevo mai rifiutato il Messina prima di allora”.

Infine si parla della prossima sfida in campionato. Il Messina sarà di scena sul campo del Picerno. Una sfida difficile anche per la situazione del campo: “Il Picerno è un’ottima squadra, la gara sarà molto difficile. Vogliamo giocare a viso aperto ma sempre con grande attenzione. Il campo è in sintetico, molto piccolo, l’opposto del Franco Scoglio. Speriamo di recuperare Lia e Firenze, sono indispensabili per noi. Di là c’è Murano con cui ho giocato e che sta facendo un campionato incredibile”.

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