Giacomo Modica si gode la prima vera settimana tipo del Messina. Alla vigilia della sfida contro il Latina. Il tecnico dei peloritani parla così: “Finalmente abbiamo fatto una settimana piena, questa settimana abbiamo lavorato bene. Domani avremo le risposte in partite. La squadra è a disposizione a parte lo squalificato Ortisi e i due infortunati. Abbiamo sempre il problema della gestione di Firenze, sta bene però abbiamo bisogno di averlo sempre al meglio. Ho bisogno di vederlo più padrone delle sue condizioni”.
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Messina, Modica analizza il Latina
Domani al “Franco Scoglio” arriva il Latina. Modica analizza così il prossimo avversario del Messina: “Il Latina già l’anno scorso ha fatto un grande campionato e si sta confermando. È una squadra che sa quello che vuole, gioca un bel calcio, è allenata bene. Noi abbiamo necessità di essere di nuovo quella squadra sprint delle prime 7 giornate. Abbiamo fatto anche noi un buon calcio, siamo andati in difficoltà di risultati ma su 11 gare ne abbiamo toppate forse 2 e mezzo. Finora ci siamo ben comportati, dobbiamo avere fiducia in noi stessi e convinzione di poter fare bene”.
La partita contro la formazione guidata da Daniele Di Donato può presentare delle complicazioni. Modica lo sa ma pone l’accento sulle possibilità che i suoi hanno di fare risultato: “Ogni partita presenta problematiche e letture da fare durante la gara stessa. Mi aspetto una prova di grande intensità, orgoglio e di grande consapevolezza della nostra forza. Anche sapendo che abbiamo alcuni punti di debolezza, non siamo perfetti. Ora abbiamo solo la necessità di fare punti”.
Nessun bivio
Modica non vuol sentire parlare di bivio per il Messina. Ci sono ancora tante partite per costruire un cammino che porti all’obiettivo della salvezza: “Deve ancora finire il girone di andata, quando si parla di bivio capisco tante cose. Capisco la stampa, capisco la gente, capisco chi ama il Messina e vorrebbe vederlo sempre vincere. È una partita importante, ci potrebbe dare consapevolezza nel poter competere e combattere contro chiunque, magari con una prestazione gagliarda contro una grande squadra. Se otterremo risultato pieno, metteremo alle spalle tante situazioni negative”.
Infine il tecnico del Messina fa capire che non servono i top players per fare bene in Serie C. Si tratta di una categoria in cui il lavoro quotidiano e l’abnegazione fanno la differenza: “Questa è una categoria in cui non ci sono fenomeni. Ci sono giocatori di qualità ma si sopperisce alle qualità tecniche con il cuore, la passione, l’applicazione. Poi c’è anche la questione della condizione atletica. Questo è un campionato in cui ci vuole tanta corsa. Non siamo in Serie A, qui puoi sbagliare qualcosa ma non subisci sempre gol. Chi arriva prima con le gambe ed è preparato bene mentalmente, può fare buone cose”.