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Messina, Modica: “Meritavamo di più, sull’1-1 c’era fallo su Plescia”

Giacomo Modica mastica amaro per due punti persi dal Messina. I giallorossi sono stati agguantati dalla Casertana nel recupero della seconda giornata. Secondo il tecnico, i peloritani meritavano di più. Anche dalla classe arbitrale: “La squadra deve stare alta, ma deve giocare con applicazione e cervello. Avevamo subito un fallo su Plescia, l’arbitro ha lasciato correre. Ha arbitrato bene, ma quando c’è un errore arbitrale l’amarezza cresce”.

Più in generale, Modica vede il bicchiere mezzo pieno. Il suo Messina ha sfoderato una grande prestazione, cancellando quella negativa di domenica contro il Sorrento. “Oggi sono contento per la prestazione – dice – , non rimprovero nulla ai ragazzi. Abbiamo commesso una sbavatura e l’abbiamo pagata, ma sono soddisfatto. Ci sono state 5 occasioni nitide, quando la squadra mette in pratica quel che prepariamo in settimana si diverte. Potevamo portare a casa la partita, la prestazione mi è piaciuta. Sono sicuro che riusciremo a ottenere qualcosa di importante”.

Messina, Modica si concentra sui singoli

Modica ha parlato anche di alcuni singoli in casa Messina. Partendo da Michele Emmausso, ad esempio, si è concentrato sugli esterni di attacco: “Emmausso deve essere bravo a curare entrambe le fasi, deve sia aiutare che puntare la porta. Deve fare di più, un buon attaccante deve sapere andare verso la porta. In ogni caso agli esterni chiedo tanto, serve loro del tempo ma devono dare di più perchè non mi stanno dando quel che cerco”.

Si parla poi di centrocampo, con Franco e Giunta sotto alla lente di ingrandimento. Ma anche la difesa è stata analizzata da Modica: “Franco è stato bravissimo, la squadra è girata bene attorno a lui. Sono contento sia per lui che per Giunta. In difesa possiamo variare spesso la coppia centrale”.

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Applausi al pubblico

Chiusura dedicata da Modica al pubblico di Messina. Una cornice importante e una spinta forte, nonostante l’impegno infrasettimanale: “Non voglio fare sviolinate, ma ho sempre detto che se sono tornato a Messina, l’ho fatto per questo pubblico. Sentirli vicino alla squadra in questo modo mi onora. C’è una forte empatia suscitata da questa squadra nei confronti della gente. Continueremo a lavorare, siamo come un bambino che ha appena iniziato a camminare, l’obiettivo è quello di iniziare a correre”.

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