Vincenzo Cangelosi si tiene stretto il punto strappato dalla Casertana al “Franco Scoglio”. Queste le parole in conferenza stampa del tecnico dei campani dopo la gara contro il Mesina: “Nel primo tempo abbiamo sofferto tanto. Loro hanno fatto bene, noi eravamo troppo passivi e timorosi, non eravamo in controllo e non facevamo quel che avevamo preparato. Ho dovuto cambiare perchè in quel momento non reggevamo le tre punte. Sono tornato a giocare con le due punte”.
Cangelosi invita i suoi a cambiare registro. Anche perchè il rischio è quello di soffrire in troppe gare: “Non sono preoccupato. Nel primo tempo abbiamo colpito un palo, nel secondo tempo mi è piaciuta la reazione. Eravamo più reattivi, attaccavamo la palla più alta, tant’è che abbiamo segnato rubando una palla e ripartendo. Questo è quello che cerco dall’inizio. Non sempre ci riesce, anche per merito degli avversari. Dobbiamo cambiare mentalità, altrimenti si fa fatica”.
Casertana, Cangelosi e l’incontro con Modica
La Casertana si ritrova a giocare spesso, Cangelosi deve gestire la situazione. Al momento la soluzione più semplice è quella di stringere i denti e lavorare: “Ho sempre detto che per noi giocare ogni tre giorni non è una cosa semplice. In queste categorie le squadre non ci sono abituate e c’è poco tempo per recuperare. Il nostro calendario purtroppo sarà così fino a fine mese e ci dovremo adeguare”.
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In conclusione Cangelosi parla del rapporto con Giacomo Modica. Due allievi di Zeman che si sono ritrovati da avversari: “A noi ci lega un rapporto di amicizia che va al di là del calcio. Abbiamo lavorato insieme ma ci conosciamo da quando eravamo giovani. Mi ha fatto piacere incontrarlo e confrontarci. Il Messina ha raccolto meno di quel che ha proposto, sia con la Turris che in altre gare potevamo portare a casa l’intera posta. Bisogna dare tempo e avere pazienza, loro hanno giocato 6 partite, sono giovani”.