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Italvolley, Russo: “Oro ripaga sofferenze, vinto con umiltà. Palermo? Gli ho portato fortuna”

Roberto Russo è campione del mondo. Una storia bellissima che lo ripaga di tanti problemi, soprattutto a livello fisico e di infortuni. Ma alla fine, dopo tante tribolazioni, arriva sempre il trionfo: “Questa medaglia è più bella, questo è il Mondiale. Poi, dopo tutto quello che è successo, ha un sapore molto diverso. Non fermarmi dopo gli infortuni, continuare ad allenarmi per restare in forma… Questa medaglia mi ripaga di tutto ciò”.

La rinascita di Roberto Russo

Il pallavolista nativo di Partinico ha avuto diversi infortuni che ne hanno rallentato l’affermazione tra i migliori italiani in circolazione. Una stagione non facile che non lo ha privato della presenza ai Mondiali. Anche perchè il gruppo è molto solido: “Non sono riuscito neanche a trovare spazio a Perugia per i miei problemi. Prima la rottura del tendine d’Achille, poi l’infortunio al quadricipite, ma avevo voglia di ricominciare a giocare e l’ho fatto con un gruppo fantastico”.

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Come scritto prima e come si legge nella sua intervista per il Giornale di Sicilia, Roberto Russo è molto legato ai compagni di Nazionale. Sbertoli e Lavìa in particolare, ma tutto il gruppo è unito: “Siamo tutti giovani, siamo tutti amici e ci divertiamo tutti insieme. Un gruppo di ragazzi umili, che si impegna e dà il massimo a ogni partita. Se abbiamo vinto nel giro di un anno l’Europeo e il Mondiale, significa che il percorso è quello giusto. È stato veramente bello condividere questa vittoria con loro. Tutti ci vedono come giocatori, ma credetemi, siamo ragazzi normalissimi a cui piace divertirsi e scherzare. Poi si creano dei legami, passiamo insieme 2-3 mesi ed è naturale che succeda, perchè il tempo in queste situazioni non passa mai”.

Palermo e Partinico sempre nel cuore

Tra Partinico e Palermo è partito un ponte che è arrivato fino a Katowice, la città della finale dei Mondiali. Roberto svela cosa si è portato dietro dalla Sicilia, nel suo enorme bagaglio iridato: “La grinta dei miei amici, ogni telefonata fatta con loro prima delle partite. Tra l’altro in albergo a Katowice c’era una coppia di palermitani che sono venuti a seguire la finale”.

Palermitano è anche Sergio Mattarella, che ieri ha aperto all’Italvolley le porte del Quirinale. Una situazione che ha fatto venire i brividi a Roberto Russo. Le sue parole lo testimoniano: “Emozionante, assolutamente. Poi è un appassionato di sport e di pallavolo, ha scherzato con noi sulla finale e le sue parole ci hanno dato uno stimolo in più. Speriamo di tornare presto anche al Quirinale”.

Roberto Russo e il sogno a cinque cerchi

Dopo la conquista del Mondiale, non si può non pensare alle Olimpiadi. Si giocheranno tra due anni a Parigi, non così lontano nel tempo. Ma Roberto Russo non vuole fare il passo più lungo della gamba: “Un obiettivo alla volta. Adesso torno a casa e mi godo questa medaglia, poi dalla prossima settimana ricomincio con Perugia. L’obiettivo, anche lì, è quello di vincere. La squadra è fortissima, dobbiamo puntare al massimo quest’anno. Poi anche con la Nazionale, alle scorse Olimpiadi è andata male, ma basta pensare al passato”.

L’intervista si chiude parlando del Palermo calcio, di cui Roberto è grande tifoso. Tanto che persino durante il suo impegno in Polonia, il rosanero lo ha seguito e lui ha seguito i rosanero: “Ho seguito la partita contro il Genoa lo scorso venerdì, la sera prima della semifinale contro la Slovenia. Abbiamo vinto, ha portato bene. Scherzavo con Sbertoli perchè il Palermo ha vinto, il Milan ha vinto… e ora pure l’Italia ha vinto. Ma io sono tifoso fin da bambino, andavo in Curva Nord e sono andato allo stadio anche per la finale play-off contro il Padova. Sono andato allo stadio con gli amici, non potevo mancare. Pensavamo solo alla partita e a festeggiare con un bel panino ca meusa”.

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