È la settimana che porterà a Frosinone–Palermo, una gara mai banale a causa di quello che accadde nel 2018 quando i rosanero persero la finale dei play-off di Serie B. Palloni lanciati in campo a pochi minuti dal termine della gara e l’arbitro della gara La Penna che prima concesse e poi tolse un calcio di rigore ai rosanero.
Il tecnico di quel Palermo era Roberto Stellone che, nel corso dell’intervista concessa a ‘Pianeta Serie B‘, ha analizzato l’inizio di stagione delle due squadre: “Sicuramente sarà una partita bella e aperta. Il Frosinone vorrà fare punti per riscattare il passo falso di Cittadella, dal Palermo mi aspetto che trovi la continuità dopo il successo di prestigio contro il Genoa. Seguirò la gara – ha detto Stellone- da spettatore neutrale: a Frosinone ho terminato la mia carriera da calciatore e iniziato quella da allenatore, a Palermo, invece, ho passato un anno e mezzo ricco di soddisfazioni ed emozioni dove, a parte la grandissima delusione, fummo capaci di dare vita ad una cavalcata importante. La piazza meriterebbe la Serie A“.
Il ricordo di quella finale play-off
Il tecnico romano ha ricordato con amarezza quella finale play-off, intrisa di polemiche post gara, vinta per 2-0 dal Frosinone proprio sul Palermo: “Si trattò di una grandissima delusione sportiva. All’andata riuscimmo a vincere 2-1, ne uscì una sfida maschia, combattuta e non bella sotto l’aspetto del gioco. Il momento che mi diede più fastidio fu quel rigore assegnato e poi tolto dopo due-tre minuti per un fallo su Coronado. Inconcepibile, mai accaduta una cosa del genere. Ci fu tanta amarezza perché quell’episodio poteva cambiare le sorti di quella serata. Adesso comprendo che la partita sia un po’ sentita, ma sono passati tanti anni ed è cambiato tutto. Sarà una partita che vale tre punti, non si deve andare al di là del suo valore concreto“.
Il momento del Palermo
Roberto Stellone, ex tecnico di Frosinone e Palermo, intervistato da ‘Pianeta Serie B‘, ha parlato del momento vissuto dai rosanero nella prima parte di stagione: “Io credo che ci siano tutti i presupposti per ottenere qualcosa di più. I rosanero, seppure neopromossi, hanno avuto il coraggio di cambiare nonostante la fretta e il poco tempo a disposizione. Chiaramente ci sono tanti avversari accreditati e l’unico punto a sfavore è il ritardo dovuto alla rivoluzione societaria”.
