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Guardiola: “Palermo, pressione gigante. Qualificazione in Europa? No problem”

Pere Guardiola, fratello del tecnico del Manchester City, Pep, e presidente del C.d.a. del Girona, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Al centro, evidentemente, il momento d’oro della squadra catalana, che guida la Liga spagnola davanti anche al Real Madrid di Carlo Ancelotti. Una cavalcata che in molti non si attendevano ma che segnala, una volta di più le potenzialità del City Football Group. Guardiola ha però parlato anche del Palermo, citandolo come uno dei poli centrali di sviluppo del CFG.

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Guardiola: “Palermo e Girona piazze differenti. Sinergia e autonomia nostri punti forti”

Ad oggi il CFG ha esteso la sua sfera d’influenza su 4 continenti, investendo in 13 squadre. Tra le ultime entrate, come noto, anche il Palermo, che Guardiola cita: “Tutto è partito col New York City, per una questione di marchio e immagine oltre che di calcio. Poi Melbourne e Yokohama, quindi Montevideo per il mercato sudamericano, e infine l’ulteriore espansione in Europa, anche in Italia con il Palermo“.

Due sono gli elementi che il City Group vuole valorizzare: “Ogni club è lavora in maniera individuale, non c’è modo di applicare il modello di una franchigia a una squadra di calcio. Si lavora però in sinergia, condividendo dati e informazioni sui giocatori. I direttori generali e sportivi devono avere il DNA del club. Si incontrano 3-4 volte l’anno per condividere le strategie”.

“Non si producono certo gemelli in provetta, da 2000 km di distanza non si può dire chi deve giocare o cosa si deve fare” specifica Guardiola. Ognuno deve gestire i propri problemi: a Palermo hanno 30.000 tifosi ogni settimana e una pressione gigante che fa bene e male. Qui a Girona è un’altra storia”.

Guardiola: “C’è idea comune sul gioco. Europa? No problem”

Tanti tifosi si chiedono se la via maestra da seguire sia il Manchester City di Pep Guardiola. Pere mette comunque le cose in chiaro: “C’è un idea, una base comune che riguarda anche il modello di gioco. Si prova a seguire la casa madre perché è un esempio brillante, il City ha appena vinto il Triplete, ma non esistono diktat. Ogni squadra ha le sue esigenze, la sua storia e un allenatore diverso”.

Il Girona dei miracoli, che come detto attualmente primo in classifica, può centrare con ampio anticipo il primo obiettivo stagionale, quello della salvezza. In tanti però guardano ben più in alto. Se arrivasse una qualificazione in Champions League, al pari del Manchester City, nessun problema: “Per l’eventuale qualificazione in Europa non ci saranno problemi. Le regole della Uefa sono chiare, bisogna fare solo qualche aggiustamento”.

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