Siamo ormai entrati nella settimana cruciale, quella dalla quale passa il presente e soprattutto il futuro del calcio a Catania. Tra sette giorni esatti, infatti, scadrà il termine per presentare le manifestazioni di interesse per il bando, dal quale verrà stabilito il soggetto che dovrà costruire il nuovo club. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, sono tante le ipotesi che sono venute a galla. Tante cordate, tanti imprenditori – locali e soprattutto non – che vorrebbero dare vita al nuovo club. Ma come spesso accade, non poteva mancare l’opzione interna, legata al territorio sotto ogni punto di vista. Si lega in questo modo l’interessamento di RZS Corporation per la rinascita del calcio a Catania.
Catania, cos’è RZS Corporation e chi è Fabio Maestri
RZS Corporation è la tanto chiacchierata società siciliana che opera nel campo dei termovalorizzatori. Già nei giorni scorsi, grazie a indagini più approfondite di alcuni organi di stampa locali, era emersa la candidatura di questa società. Ora, però, viene a galla il nome dell’azienda che prenderà quasi certamente parte al bando per la creazione del nuovo club. Tanto che, in una raffica di mail che approfondiremo più avanti, si parla già di una società costituenda, denominata Catania Football Club S.r.l. Tornando al protagonista della vicenda, a capo di questa azienda c’è Fabio Maestri, il quale ha fondato RZS poco meno di tre anni fa ad Augusta.
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Alla RZS Corporation sono legate altre due aziende. Si tratta di Hafner Srl, che ha sede a Bolzano, e di Icaria Srl, che invece ha la sua sede nella Capitale. Nell’anno solare 2021 la società presieduta da Maestri ha fatto registrare un fatturato di 5 milioni di euro. Il suo campo di interesse, come abbiamo già scritto, è quello dei termovalorizzatori con una grande attenzione su altri ambiti dello smaltimento rifiuti e della cura dell’ambiente. Tra questi spiccano le energie rinnovabili, la progettazione e la gestione di sistemi di combustione e la produzione di impianti a Biomasse. Prova ne sia la partecipazione al progetto Catania 2030 Green Expo, in programma a metà luglio.
La doppia mail sospetta di RZS Corporation
Ma a rendere ancor più bizzarra la faccenda attorno alla RZS Corporation, come abbiamo già accennato, c’è una doppia mail. Entrambe le missive sono circolate nella scorsa notte, a distanza di quasi due ore l’una dall’altra.
La prima è giunta agli organi di stampa intorno alle 23.30 dalla mail di RZS. Qui si legge che “si smentisce la notizia relativa alla partecipazione ad oggi alla manifestazione di interesse della società RZS CORPORATION EPC S.R.L. relativamente all’acquisizione del titolo sportivo del Calcio Catania”. Dunque, per rafforzare il concetto, è scritto che RZS Corporation “non parteciperà alla manifestazione di interesse come società”.
Il caso diventa un autentico giallo dopo la seconda mail, giunta dopo l’1 di notte. Il mittente è sempre lo stesso, ma il tono cambia in maniera radicale. Nella missiva, infatti, si legge della nascita di una cordata di imprenditori – siciliani e non – facenti parte della società costituenda Catania Football Club S.r.l. di cui sopra. L’autore della mail conferma l’intenzione “di presentare un progetto serio e di lunga prospettiva entro la data del 18/06 al Comune di Catania per poter acquisire il titolo sportivo”. Si parla di un progetto serio e ampiamente supportato economicamente, con l’intenzione di trovare un accordo con la curatela per la gestione di Torre del Grifo.
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Inoltre sarebbero già stati scelti l’eventuale direttore sportivo e il direttore tecnico, entrambi “da serie B”. Sarà anche lanciato l’azionariato popolare con il metodo del crowdfunding e verrà indetta una conferenza stampa. E si parla anche di obiettivi: “Arrivare subito al primo tentativo in serie C e poi via via di raggiungere la serie A al quinto anno”.
Catania Football Club S.r.l., coinvolti i soci Sigi?
Una doppia mail sospetta, non tanto per il suo contenuto, quanto perchè la seconda smentisce la prima nel giro di due ore. O per meglio dire, sarebbe stato sufficiente inviare direttamente la seconda. In questo modo i sospetti montano, se non altro perchè non si capisce quale e quanto sarà l’impegno di RZS Corporation nella cordata che intende far ripartire il calcio a Catania.
Sospetti che vengono acuiti da una sottolineatura, utile ma non necessaria. Ovvero quella relativa al fatto che “non ci sono nel nostro gruppo persone che hanno avuto a che fare con la SIGI“. Nei giorni scorsi, quando si parlava di una “società di termovalorizzatori interessata al bando”, era emersa proprio la presenza di un ex socio. Tanto che il presidente Giovanni Ferraù avrebbe fatto sapere che “se c’è un socio SIGI coinvolto, non era lui”. Una smentita che sa tanto di conferma. In ogni caso, che rimane altro da fare che attendere la fine di questa settimana, che si preannuncia lunga ed estenuante.
