Cristiano Lucarelli vuole vedere un Catania diverso. In vista della gara contro il Benevento, c’è bisogno di fare per forza di cose qualcosa in più: “L’atteggiamento della squadra deve cambiare negli ultimi 20 metri. Abbiamo analizzato tante cose nell’attacco con lo staff. La prestazione rivedendola è stata buona senza considerare il risultato, ci sono stati un paio di occasioni importanti e calci di rigore non concessi. Al netto della nostra crescita dobbiamo cercare di migliorare a livello realizzativo negli ultimi 20 metri. Rocca ha avuto tre occasioni importanti, manca solo la via del gol. Un difensore o un centrocampista li puoi migliorare, un attaccante no”.
Il tecnico dei rossazzurri ha parlato anche del rendimento della difesa. Un reparto che concede poco, ma che comunque non è ancora ermetico: “Ho visto che De Francesco faticava a esultare perché non ci credeva di aver fatto gol. Dal punto di vista difensivo c’è da migliorare qualcosina, ma la difesa sta facendo il suo. C’è fiducia di poter continuare su questa strada”.
Catania, Lucarelli fa la conta degli assenti
Continuano a esserci problemi di scelte a Catania per Lucarelli. Il tecnico ha perso anche Milos Bocic e Antonio Mazzotta, entrambi infortunati: “In settimana la partita l’abbiamo preparata per recuperare le forze. Purtroppo ci sono stati altri due infortuni, quelli di Bocic e Mazzotta. Domani avremo 16 giocatori più due portieri e cercheremo di affrontare nel migliore dei modi una squadra che è ambiziosa ed è partita coi favori del pronostico. È una squadra temibilissima”.
Proprio le assenze sono il grande problema fin dall’arrivo di Lucarelli. Il tecnico, però, non vuole cercare alibi e punta anche alla Coppa Italia: “Le defezioni non devono farci male. Noi abbiamo la partita del 24 gennaio e il mercato di gennaio è balordo. Si rischia di andare a prendere giocatori fuori forma. Se arriviamo in fondo in coppa Italia anche perdendo la finale abbiamo la possibilità di preparare i playoff con calma”.
Una squadra forte
Secondo Lucarelli, il Catania è una squadra molto forte. Il calciomercato, però, potrebbe cambiare di molto le carte in tavola. Lucarelli lo sa e aspetta giocatori di qualità: “Il Catania tecnicamente è un’ottima squadra, ma si rischia di sbagliare giocatore se non lo conosci. Questa piazza non è per tutti, quindi ci vogliono giocatori pronti e da Catania. Emanuele Cicerelli ha fatto i playoff per la A e potrebbe essere un rinforzo di prospettiva”.
Si parla anche della media punti necessaria per scalare la classifica di Serie C Girone C. Lucarelli ha un’idea molto chiara: “Una media di due punti a partita si fa in serie B, ma dobbiamo assolutamente migliorare. Quando ho parlato con la società mi hanno detto della B entro tre anni. Entro quel tempo dobbiamo cercare di aver portato il Catania in B”.
“Abbiamo un tempo – prosegue Lucarelli – perché questa società deve crescere anche dal punto di vista delle infrastrutture. Ci si sta impegnando per riportare il marchio a casa, per Torre del Grifo, che ha bisogno di 10 milioni per essere riattivato e 27 per l’acquisto. Ci vogliono 10 mesi di lavoro, ma la società sta lavorando. Per i risultati del campo due anni e mezzo”.
Catania, Lucarelli a sostegno della proprietà
Lucarelli ha parlato anche della gestione societaria del Catania. Il gruppo Pelligra ha lavorato alla grande per garantire al club una situazione florida sul piano economico: “La perdita di 3 milioni di euro è stata ripianata dalla famiglia Pelligra ed è stato deliberato un aumento di capitale. Magari la società non lo spara ai quattro venti. Quando ho saputo i numeri del gruppo sono saltato in aria, ma gli investimenti devono dare i propri frutti. Nel calcio purtroppo il guadagno non è certo. Noi dobbiamo portare i risultati per non fare stancare la proprietà. L’importante è che la gente sappia che si lavora”.
Sul campo, poi, le cose non possono che migliorare. Con il sostegno della società e della proprietà, la crescita del Catania sarà inarrestabile secondo Lucarelli: “L’annata può essere raddrizzata e abbiamo intenzione di giocarci le nostre chances. Per crescere si deve sbagliare e questa società ha già visto entrambe le versioni di Catania, sia quella che si esalta che quella che si deprime. Ho rifiutato opportunità per venire qui e riuscirò a portare il Catania in alto”.
Il sostegno di tutti
Lucarelli ribadisce che a Catania c’è bisogno di tutti per fare bene. La piazza deve sostenere società e squadra in campo per raggiungere gli obiettivi: “Io ribadisco che c’è bisogno dell’aiuto di tutti e c’è bisogno che il lavoro coinvolga tutti perché i risultati sportivi si fanno se c’è unità di intenti. Poi la critica ci può stare, ma le critiche devono essere costruttive e non populiste. I tifosi ci hanno sempre applaudito, ma questo deve coinvolgere tutti. Va di moda l’Adanismo, ma Adani è Adani. Questa è una piazza bella e dannata e se fai bene qui puoi fare bene da tutte le parti. Non avrò pace fino a quando non raggiungerò l’obiettivo qui a Catania. La stagione non è finita è lunga. I playoff sono un torneo a parte e può succedere di tutto”.
Lucarelli ha fatto capire che non tutti possono vincere nel calcio. Ed è dalle mancate vittorie che bisogna crescere: “Il rapporto con la società è ottimo e c’è condivisione sul rafforzare la struttura interna. C’è la massima disponibilità sul mercato e su tutte le altre cose. L’obiettivo è comune, ho salvato un messaggio di Grella facendo lo screenshot dopo la sconfitta col Sorrento. Come dice Allegri nel calcio vincere è la anormalità. L’8 % del calcio italiano vince, noi dobbiamo imparare dalle sconfitte e trarre le valutazioni a fine partita con la massima lucidità. Anche nella frustrazione dobbiamo riuscire a mantenere la lucidità. Sono convinto che quando saliremo sarà una volata”.
Catania in crescita con Lucarelli
Il Catania sotto la guida di Lucarelli è cresciuto dal punto di vista atletico. Una crescita che è palpabile, dati alla mano: “I contenuti delle nostre partite dicono che viaggiano molto di più rispetto a quando sono arrivato. I dati non lasciano spazio alle interpretazioni. Abbiamo creato occasioni in quantità industriale e la crescita è costante. Abbiamo otto punti in meno rispetto a quelli che dovremo avere. Quando si perde si sembra brutti, ma la partita di lunedì sera la dobbiamo guardare dall’inizio alla fine. Dobbiamo abbinare prestazioni risultati e gol”.