La sfida tra Brindisi e Catania si è da poco conclusa con il risultato di e abbiamo per voi le pagelle del match. La gara, valida per il recupero della seconda giornata del campionato di Serie C Girone C, si è conclusa con il punteggio di 0-2. Una vittoria pesantissima soprattutto a livello psicologico per la squadra di Luca Tabbiani, che in un momento pessimo sotto tutti gli aspetti raccoglie tre punti d’oro per rilanciarsi.
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Brindisi-Catania, le pagelle: migliori e peggiori tra i rossazzurri
Al termine della sfida in terra pugliese facciamo fatica a trovare giocatori in grado di risaltare. Sicuramente l’asse composto da Cosimo Chiricò e Manuel Sarao, che ha procurato il gol vittoria, ottiene una nota di merito. Bravo anche Milos Bocic per la rete da opportunista, mentre è da dimenticare il ritorno da titolare per Filippo Lorenzini.
Difesa
BETHERS 6 – Pomeriggio di ordinaria amministrazione per il lettone, che per circa un’ora non compie una parata. Senza dubbio i suoi compagni sono bravi nella difesa degli ultimi metri, quindi difficile correre rischi per il giovane numero 1 etneo.
BOUAH 6 – L’ex Reggina gioca una partita dai due volti. Molto propositivo e anche efficace quando deve spingere, decisamente più goffo in fase difensiva. Per sua fortuna il Brindisi attacca poco e non lo mette in difficoltà più di tanto.
SILVESTRI 6 – Ordinaria amministrazione per l’ex Modena, che di fatto non corre rischi nella sua zona di competenza. Si limita a gestire la prima linea di possesso palla, poi tiene sotto controllo la fase difensiva.
LORENZINI 5 – È la grande novità scelta da Tabbiani per l’occasione. Una scelta che a dire la verità non ripaga, visto che il centrale commette tanti errori. È chiaramente non all’altezza della situazione, almeno per il momento
CASTELLINI 5,5 – Torna da titolare, questa volta terzino a sinistra. La sua prestazione non è all’altezza, ma c’è un parziale alibi dato da un ruolo mai ricoperto. Non mancano però le sbavature sui due lati del campo (dal 45′ MAZZOTTA 6 – La sua è una presenza più affidabile rispetto al suo predecessore, con lui in campo il Catania batte spesso la corsia mancina)
Centrocampo
ROCCA 5 – Torna da titolare in mediana ma la sua prestazione è rivedibile, se vogliamo usare un eufemismo. Tanti errori in fase di impostazione e di rifinitura con la palla tra i piedi, è quello più fuori fase tra i centrocampisti titolari (dall’82’ ZANELLATO s.v.)
QUAINI 6 – Resta lui a fare il playmaker e fa quel che può in fase di impostazione. Di fatto fa da direttore di un’orchestra che suona uno spartito noioso, non è certo colpa sua la poca pericolosità del Catania fino al primo gol.
ZAMMARINI 5,5 – L’ex Pordenone gioca una partita quasi da fantasma. Rispetto a Rocca ha il merito – se così si può dire – di sbagliare di meno, ma di certo la sua non è una prestazione incisiva. Ci si aspetta sempre di più da lui
Attacco
CHIRICÒ 6 – Sente il peso del rigore sbagliato con l’Avellino e prova a fare il possibile per mettersi la squadra sulle spalle. Il saldo, però, è ancora una volta negativo fino all’assist al bacio per la rete di Sarao che migliora la sua valutazione (dal 78′ CHIARELLA s.v. – Ritorno importante quello dell’ex Pescara, che trova minuti per riprendere ritmo)
SARAO 6,5 – Torna titolare al centro dell’attacco, fa a sportellate con i centrali difensivi di casa. La palla gol al minuto 22 è la più ghiotta di tutta la partita e lui la spreca. Il 9 però non molla e ci mette la testa per il gol vittoria. Poi è bravo a pressare Albertazzi nell’azione dello 0-2 (dall’88’ DUBICKAS s.v.)
MARSURA 5,5 – Recuperato in extremis dopo l’infortunio, la sua autonomia è limitata ma Tabbiani lo getta nella mischia. È uno dei pochi a provare a far qualcosa nel primo tempo, ma non mancano gli errori (dal 45′ BOCIC 6,5 – Come Mazzotta, anche lui prova a fare qualcosa di più. C’è tanta pancia e poco raziocinio, però è bravo e opportunista nell’azione dello 0-2)
Brindisi-Catania, la pagelle di Tabbiani
TABBIANI 6,5 – In un clima torrido prova a cambiare qualcosa ma i ragazzi da lui scelti non danno le risposte richieste. L’asse Bocic-Mazzotta rende meglio rispetto a Marsura e Castellini, poi Sarao e Bocic lo salvano. Non vincere contro un Brindisi sarebbe stato uno spreco incredibile.