Valerio Antonini, presidente del FC Trapani e del Trapani Shark, è stato intervistato dal Giornale di Sicilia in cui ha parlato di entrambe le realtà. Nello specifico della formazione di basket, alle prese con la campagna di rafforzamento della squadra in vista della Serie A. Un campionato che i granata tornano a disputare dopo oltre trent’anni con una formazione rinnovata e ambiziosa, proprio come il suo presidente. Antonini vuole che si miri in alto, accompagnato da un progetto non solo sportivo, ma anche infrastrutturale.
Trapani Shark, Antonini: “Arrivo di Pleiss un parto, voglio le semifinali playoff
Valerio Antonini, parlando del Trapani Shark, ritiene di avere creato col suo staff una formazione che può lottare per i primi posti della lega: “Abbiamo fatto una squadra sorprendente, coinvolgendo giocatori importantissimi. Gli arrivi di Tibor Pleiss e Langston Galloway hanno dato solidità e credibilità anche alle precedenti operazioni. Vogliamo arrivare fino in fondo, puntiamo alle semifinali”.
Proprio l’arrivo dell’ex Valencia e Galatasaray è l’emblema della costruzione lenta ma significativa di questa squadra. Che adesso attira molti addetti ai lavori: “La solidità del progetto credo sia stata la chiave di volta. Penso di essere riuscito a dare grande credibilità al sistema Trapani. Mi cercano continuamente agenti per offrirmi giocatori importanti. L’arrivo di Pleiss è stato un parto. I procuratori dicevano del mancato interesse del giocatore, ma lui non ne non sapeva nulla. Così ho portato avanti l’operazione direttamente col giocatore, che ha accettato anche grazie all’intervento di Jasmin Repesa“.
LEGGI ANCHE -> Trapani, Antonini: “Siamo i più forti ma non possiamo sbagliare, Merola è nostro”
Antonini: “Serie A ed Eurolega obiettivi in calcio e basket, ma servono strutture adeguate”
La gestione di un club così ambizioso e soprattutto costruito quasi da zero ha certamente un peso economico non indifferente. Ma la piazza di Trapani sta rispondendo con entusiasmo, sostenendo la società in questo sforzo: “Il campionato di Serie A costa cinque volte quello di A2, con introiti che non coprono nemmeno i costi di iscrizione, pari a 500.000 euro. Grazie alla mia determinazione sono arrivati numeri da record per gli abbonamenti. Ad un mese e mezzo dall’inizio del campionato sono state distribuite 3.306 tessere. Parliamo di 1,2 milioni di euro di incasso”.
Per far si che questo progetto evolva e maturi in qualcosa di più, serviranno anche infrastrutture all’altezza: “Tra calcio e basket servono due impianti moderni, in linea con le normative vigenti per la Serie A ed Eurolega. Sono obiettivi che nell’arco di tre anni dobbiamo raggiungere in entrambi gli sport. C’è la necessità di coinvolgere sia il Comune di Trapani che la Regione Siciliana. Questa regione non ha mai vinto uno scudetto in questi sport, rappresentiamo un potenziale volano economico-sportivo clamoroso. Con le istituzioni c’è un colloquio costante e positivo. Penso che guardando a medio-lungo termine arriveremo alla vittoria”.
