È tempo di derby. Il TeLiMar Palermo nell’ottava giornata di A1 ospita alla piscina comunale di Terrasini “Pietro Giliberti” il Circolo Canottieri Ortigia, in quella che è la prima sfida stagionale tra siciliane. Prima palla al centro sabato 30 novembre alle 15. A dirigere l’incontro saranno i romani Severo e Navarra. Sarà, però, un derby a porte chiuse, come gli ultimi disputati all’Olimpica di viale del Fante. Manca, infatti, l’autorizzazione da parte dell’apposita Commissione di vigilanza, per cui tutte le gare di sabato e domenica saranno disputate senza pubblico sugli spalti.
Telimar, il rammarico per le porte chiuse
Francesco Lo Cascio rappresenta la voce del Telimar Palermo in una settimana così intensa, ma con l’amaro in coda. Il capitano della formazione palermitana ha espresso tutto rammarico, suo e dell’intera squadra, per l’assenza di pubblico. “Eravamo pronti a farci sostenere dai nostri tifosi nel primo derby stagionale. È sempre bello arrivare a questa partita e speravamo, dopo tanti anni, di riuscire a viverla con il calore del nostro pubblico. Abbiamo disputato fino ad ora un ottimo campionato e stiamo preparando la partita nei minimi dettagli. Sappiamo che la classifica dell’Ortigia è bugiarda rispetto all’organico, che vanta giocatori veramente forti, ma che probabilmente ha pagato qualche infortunio. Inoltre anche gli aretusei hanno cambiato tanto, come noi, in estate. Quindi, avevano bisogno di tempo per esprimersi ai livelli che competono loro”.
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Ortigia, Piccardo suona la carica
Queste, invece, sono le dichiarazioni del coach dell’Ortigia Siracusa Stefano Piccardo. “Questo è il sesto anno che giochiamo contro il Telimar e normalmente con loro sono sempre partite di alto livello. Il Telimar si è rinnovato molto e, allo stato attuale, ha quattro punti in più di noi. Questo mette in evidenza il lavoro importante svolto dall’allenatore che, a mio avviso, rimane uno tra i migliori in assoluto. Noi dovremo stare molto attenti a come loro hanno preparato la partita, a come giocheranno la fase difensiva- Dovremo cercare di essere profondi e quadrati il più possibile, evitando di regalare situazioni di gioco, come spesso ci è accaduto in passato contro di loro, perché sono molto bravi ad approfittarne immediatamente. Ricordiamoci che non è da tutti giocare per sei anni un derby di questo livello in Serie A1. Penso che avere tre squadre siciliane nella massima serie debba essere un vanto per tutta la regione”.