Il Palermo tornerà a lavorare in settimana per prepararsi ad affrontare il prossimo avversario, lo Spezia. Il match è in programma lunedì 23 ottobre alle ore 20:30, allo stadio Renzo Barbera. La gara inaugura un ciclo di 4 partite casalinghe in fila per i rosanero, intervallate dalla sfida a Marassi contro la Sampdoria. Partite che possono confermare quanto di buono fatto dai siciliani sin qui. Da attenzionare però i bianconeri, che arrivano a Palermo vogliosi di riscatto dopo un’inizio stagione deludente. Ecco alcune curiosità e statistiche sullo Spezia.
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Spezia, curiosità sul prossimo avversario del Palermo
Lo Spezia, prossimo avversario del Palermo è alla 32^ partecipazione in Serie B nelle sue varie formulazioni (Prima Divisione e Seconda Divisione). Tra questi sono 28 dal 1929-30, anno d’istituzione del campionato cadetto vero e proprio, centrando come miglior piazzamento due terzi posti nel 1946-47 e soprattutto nel 2019-20. Quest’ultimo piazzamento, grazie anche alla vittoria dei playoff, permise ai bianconeri la prima promozione in Serie A.
Un campionato che gli spezzini non hanno mai giocato, benché possano dire di aver vinto almeno una volta. Infatti tanti appassionati conosceranno la storia del campionato 1943-44 vinto dai Vigili del Fuoco di La Spezia. La squadra, che al suo interno aveva diversi giocatori del club bianconero, vinse infatti la Divisione Nazionale – Alta Italia in una finale a tre con Torino e Venezia. Un campionato particolare, causato dalla Seconda Guerra Mondiale ancora in corso.
A lungo non si volle riconoscere che lo Spezia abbia di fatto vinto un campionato di massimo livello, almeno fino al 2002. Quell’anno la Figc riconobbe che, vista la presenza dell’intera rosa dello Spezia nella squadra dei Vigili del fuoco (tesserati per evitare la loro partenza in guerra), alla squadra bianconera potesse essere riconosciuto un titolo onorifico. Da allora le maglie degli spezzini sono decorate con uno stemma tricolore che ricorda quell’impresa sportiva.
La storia dello Spezia in B è invece divisa in due tronconi: i primi campionati risalgono tutti tra gli anni ’30 – ’40 del Novecento, mentre gli altri sono stati giocati dopo il 2000. Un’ascesa interrotta dal fallimento del 2008 ma ripresa quasi subito e che ha portato in pochi anni alla promozione in massima serie. In A lo Spezia è rimasto 3 anni, fino allo spareggio salvezza perso contro l’Hellas Verona nel 2022-23.
Partenza difficile dopo la retrocessione: 1 vittoria in 8 match
Dopo la retrocessione si pensava che lo Spezia potesse essere una delle candidate alla lotta promozione. All’arrivo di Massimiliano Alvini sulla panchina bianconera si è sommata la costruzione di una rosa di tutto rispetto. Basti pensare alla permanenza di gente come Bartlomiej Dragowski, Albin Ekdal, Daniele Verde, Szymon Zurkowski. A questi si sono aggiunti gli arrivi dal calciomercato: da Francesco Cassata a Mirko Antonucci, da Luca Moro ai fratelli Salvatore e Francesco Pio Esposito. Tra gli acquisti anche Salvatore Elia, che ha lasciato un buon ricordo a Palermo nonostante le poche partite giocate. Tutti i calciatori che sono arrivati sono comunque di grande prospetto e di assoluto talento.
Eppure la partenza è stata difficile, per usare un eufemismo. In 8 gare sono arrivate 4 sconfitte e 3 pareggi, con l’unica vittoria arrivata nel penultimo turno contro la neopromossa Feralpisalò. A onor di cronaca va detto che lo Spezia, insieme ad altre squadre ha una partita in meno, dovendo recuperare il match col Lecco. Ma nulla spiega una partenza ad handicap simile. Così anche la panchina di Alvini è sembrata a rischio, ma la società, guidata dall’americano Robert Platek ha deciso di rinnovare la fiducia al tecnico. Così, dopo la sosta, i liguri vorranno cambiare passo per rientrare già in zona playoff.
