Il Paternò riparte a mille e Giuseppe Pagana si gode il debutto stratosferico in stagione. La formazione etnea supera in maniera netta la decimata Sancataldese e passa il turno in Coppa Italia. Il tecnico sottolinea l’ottimo lavoro dei suoi ragazzi: “Sono risultati insperati solo da chi non vede allenare i ragazzi ogni giorno e vede il calcio in un certo modo. Noi abbiamo affrontato la prima partita ufficiale con serietà, preparandola bene. I ragazzi hanno risposto benissimo tatticamente e nell’approccio alla gara. Al di là del risultato abbiamo espresso un bel gioco, questo mi dà fiducia per continuare a lavorare. Sappiamo che c’è tanto da lavorare, non dobbiamo farci illudere dal risultato. Questa è la manifestazione che se si hanno idee chiare, possiamo fare risultato”.
Paternò, Pagana esalta i giovani
Pagana crede nel lavoro del suo Paternò. Una squadra che ha giocato in maniera offensiva e ha meritato la vittoria. Anche grazie all’impatto dei giovani: “Devono essere una risorsa per tutti. Ho visto giocare ragazzi a 18 anni ad altissimi livelli. Un 2002 ha già 20 anni, per me non è una sorpresa. Tutto sta al modo di allenarsi e preparare la partita, con umiltà. I ragazzi hanno giocato da squadra e si sono sacrificati l’uno per l’altro. Non si cercavano le giocate individuali, ma il bene della squadra. Così ci toglieremo delle soddisfazioni, giocando così i giovani potranno trovare spazio. Sbaglieranno ma bisognerà accettare gli errori per quel che sono”.
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Si chiude parlando di calciomercato per il Paternò. Pagana è consapevole del fatto che la rosa vada ancora completata. Detto questo, il tecnico sottolinea la forte empatia con la società: “Lo sappiamo tutti, la squadra va completata. Oggi avevo un paio di giocatori fuori che per me sono importanti. Sappiamo che dobbiamo completare l’organico, in avanti c’è solo Lautaro come over. Altri due innesti saranno fatti, la società mi ha dato garanzie. Non dobbiamo avere la frenesia di scegliere un attaccante. Abbiamo ancora 3 settimane prima dell’inizio del campionato, c’è tempo per fare le cose per bene. La società mi dà la facoltà di decidere, da questo punto di vista sono sereno”.
