Palermo-Spezia sarà certamente un match dalle mille sfaccettature. All’interno la voglia dei rosanero di cullare il sogno primo posto, ma anche la necessità dei bianconeri di tirarsi fuori da una zona di classifica inaspettata. E poi c’è il classico incrocio tra ex calciatori o allenatori, magari vogliosi di dare un piccolo dispiacere ai loro precedenti tifosi. Tra i palermitani più di uno ha militato con i liguri. Fabio Lucioni ha centrato la sua prima promozione sul campo a La Spezia, proprio negli anni in cui Pietro Ceccaroni giocava nelle giovanili della squadra ligure. E poi c’è Edoardo Soleri, che in Liguria ha giocato le sue prime partite da professionista. Anche in casa Spezia c’è qualcuno con un legame molto forte col Palermo, ovvero Salvatore Elia.
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Palermo, Elia e una storia d’amore interrotta sul più bello
Il cognome Elia affiancato a Palermo, visto che anche papà Firmino ha un legame molto forte con la piazza. L’ex attaccante giocò in rosanero tra gennaio 2000 e giugno 2001, aiutando la squadra a ritrovare la Serie B dopo 4 anni d’assenza. Pochi mesi prima nacque Salvatore, che non aveva grandi ricordi della città da bambino. Ma papà Firmino aveva sempre parlato al figlio del calore della piazza e di quanto questa sia capace di prendere a cuore i suoi beniamini.
Qualcosa che, per breve tempo ha provato Salvatore Elia, arrivato nell’estate 2022 a Palermo dopo buone stagioni con Juve Stabia, Perugia e Benevento. Sin dall’inizio aveva mostrato grande duttilità, dando l’impressione anche di essere cresciuto tatticamente. Capace di fare sia l’esterno basso che l’ala, Elia poteva essere un’arma tattica importante nei piani di Eugenio Corini, allora da poco arrivato in rosanero dopo le dimissioni di Silvio Baldini. E forse non tutti ricorderanno che l’annuncio delle dimissioni del tecnico toscano arrivò proprio lo stesso giorno dell’arrivo di Elia a Palermo.
Nonostante questo avvio “turbolento”, il giovane esterno scuola Atalanta si è subito messo in luce all’inizio della stagione 2022-23, prima con buone prestazioni in Coppa Italia e poi con il gol all’esordio in Serie B contro il Perugia. Prestazioni che avevano messo in luce anche un barlume di affiatamento con Matteo Brunori, che durante i match si cercavano spesso. Tanti segnali positivi per Salvatore Elia , acuiti dalla doppietta contro il Pisa con un Palermo che cominciava finalmente a girare dopo un’inizio stagione difficile. Tutto però viene interrotto sul più bello nella partita col Cittadella: rottura del legamento crociato e stagione chiusa anzitempo.
Il lavoro di recupero e una speranza di rimanere disattesa
Il 2022-23 di Salvatore Elia al Palermo si è chiuso quindi con sole 11 presenze, 3 gol e 2 assist, che però lasciavano trasparire che qualcosa in più potesse venir fuori. Il calciatore ha provato sin da subito a mettersi all’opera per recuperare al meglio ma nel minor tempo possibile. Il tutto però lontano da Palermo e più vicino alla sua famiglia, nel centro sportivo dell’Atalanta a Zingonia. Nel frattempo l’entourage dell’esterno e la società rosanero hanno discusso del futuro del ragazzo, ricercando la possibilità di proseguire assieme il percorso di crescita.
In più di un’occasione il calciatore e persone a lui vicine si erano detti disponibili, ma da Palermo i segnali sono apparsi subito chiari. Il problema dell’infortunio, insieme al cambio di status di Elia (arrivato nel 2022 come under), ha portato la società rosanero a fare riflessioni di altro tipo. Tanto che il possibile diritto di riscatto da esercitare nei confronti del ragazzo non è stato mai preso del tutto in considerazione.
Rimane il fatto che Elia era rimasto colpito dalla piazza, che non ha mai mancato di far sentire la sua vicinanza al giocatore durante l’infortunio. Perciò, anche recentemente, non ha nascosto una certa delusione nel non essere stato confermato. Ma ha anche fatto una promessa: in caso di gol, nessuna esultanza. Troppo forte e troppo fresco il legame tra Elia e Palermo.
