Leandro Rinaudo fa il punto sul calciomercato del Palermo. Il direttore sportivo è partito con le solite avvertenze sulla Serie B e sulle sue insidie. C’è però la voglia di fare grandi cose: “Vogliamo essere competitivi per la Serie A fin dall’inizio. La Serie B è un campionato difficile e imprevedibile, lo abbiamo visto lo scorso anno. Non ci riteniamo i favoriti, le squadre che sono retrocesse partiranno in vantaggio. Come si è visto lo scorso anno c’è sempre qualche sorpresa. Per vincere il campionato non bastano i nomi importanti, ma l’unità di intenti tra squadra, club e tifosi”.
Il calciomercato del Palermo secondo Rinaudo
In un video pubblicato dal club rosanero, Rinaudo ha iniziato la sua analisi sul calciomercato del Palermo. E svela un primo retroscena: “Il lavoro sul mercato è iniziato prima della fine dello scorso campionato. Abbiamo mantenuto lo zoccolo duro della scorsa stagione, che ha dimostrato di essere competitivi per la Serie B. Poi ci siamo mossi in due direzioni, con l’innesto di giocatori importanti che hanno vinto la Serie B e mettendo dentro dei giovani di grande valore e prospettiva che potessero dare un contributo importante fin da subito. Ci riteniamo soddisfatti, considerando la concorrenza degli altri club”.
Il ds ha sottolineato la facilità con cui sono stati convinti i 10 nuovi acquisti a scegliere Palermo. D’altronde la piazza e la storia del club parlano da soli: “Palermo è sempre stata una piazza ambita per il calore che trasmette la gente e per la storia. Con l’avvento del City Football Group questa attrattiva è aumentata notevolmente. Tutti i calciatori che abbiamo contattato hanno avuto fin da subito la consapevolezza che Palermo per loro era una grande opportunità. Palermo per loro è stata la prima scelta in assoluto e questa è stata una priorità. Abbiamo in rosa tutti giocatori che hanno voluto fortemente Palermo”.
22 titolari per Corini
Tra le altre cose, Rinaudo ha portato a Palermo i primi calciatori ben prima dello start del ritiro. Una mossa fondamentale per la costruzione dell’organico: “Partire in ritiro con giocatori nuovi è determinante. È un momento di aggregazione, in cui la squadra si conosce e può passare tanto tempo insieme senza lo stress della partita. Sono arrivati subito giocatori importanti e ragazzi più giovani ma importanti come Vasic e Desplanches”.
Le richieste di Corini sono state assecondate quasi del tutto. Anche con giocatori che sono andati indietro di una categoria: “L’obiettivo era quello di mettere a disposizione del mister 22 titolari. Questo è stato un obiettivo raggiunto. Il mercato è sempre difficile e imprevedibile, alcune trattative come quella di Lund sono state complesse. Questa è stata la più lunga, il ragazzo ha giocato con la sua squadra in Europa League ma è sempre stata la nostra prima scelta, come noi lo siamo stati per lui. Poi ci sono giocatori come Henderson, Di Francesco e Coulibaly che hanno rinunciato alla Serie A. Questo conferma quanto è grande l’attrazione di Palermo e del City Football Group. Poi abbiamo acquistato Peda, un giovane importante che rimarrà alla Spal per fare esperienza. Lui è uno di quei giovan su cui il Palermo punterà per il futuro”.
Palermo, Rinaudo e Torretta
Tanti volti nuovi in casa Palermo, ma anche la permanenza di tanti simboli dell’anno scorso. Rinaudo sottolinea proprio l’impotanza dei giocatori rimasti in rosanero: “Da Pigliacelli a Brunori c’è lo zoccolo duro di questo Palermo. Sono stati determinanti negli anni passati, abbiamo deciso di mantenere lo zoccolo duro per dare continuità al percorso. Sono stati determinanti anche nell’inserimento dei nuovi fin dai primi giorni. Si sono sentiti come se fossero in spogliatoio da tempo. Abbiamo la consapevolezza di avere un obiettivo importante da raggiungere, tutti sono coinvolti e lo vediamo anche dai piccoli gesti”.
Si parla anche dei primi giorni del Palermo nel centro sportivo di Torretta. Una novità importante che stravolge in positivo la routine del club e della squadra: “Cambia tutto, è meraviglioso lavorare in un posto del genere. Per la prima volta in 123 anni di storia il Palermo ha la sua casa. Abbiamo la possibilità di lavorare in maniera ottimale, serve ancora tempo per completare il centro sportivo. Una cosa che mi ha stupito è l’orgoglio e la fierezza dei giocatori che c’erano l’anno scorso nel vedere la differenza nel modo di lavorare quest’anno”.
Corini secondo Rinaudo
Leandro Rinaudo ha speso belle parole per Eugenio Corini. Dopo aver condiviso il campo e lo spogliatoio del Palermo, i due tornano a lavorare insieme con ruoli diversi. Secondo il ds, il Genio ha confermato da tecnico quel che ha fatto da capitano e playmaker: “Ho avuto il privilegio di giocare con Eugenio in Serie A. Già da allora era un grande leader, uno che si metteva sempre in prima linea per il bene della squadra. Sta dimostrando ancora una volta di dare continuità al suo percorso professionale e di vita. È un grande professionista, un grande lavoratore, sia lui che il suo staff e tutte le persone che lavorano per il Palermo. Eugenio ha meritato la fiducia insieme al suo staff. Sono consapevole di quanto tenga a Palermo e al Palermo, lo vivo giornalmente e darà il massimo per ottenere l’obiettivo comune”.
Palermo, Rinaudo e la ricerca dei talenti
Un aspetto fondamentale per fare calciomercato è avere una rete di osservatori di livello. In questo senso Rinaudo ammette che il Palermo è messo molto bene. Anche con l’ausilio fondamentale del City Football Group: “In questo anno abbiamo creato un’area scouting interna di grandissimo livello. In più abbiamo la fortuna di essere supportati dal City Football Group che ci mette a disposizione il suo network per essere ancor più competitivi e alzare il livello. Tutte le scelte finali vengono prese a livello locale. Il City Football Group si fida di noi”.
Infine Rinaudo fa un plauso ai tifosi del Palermo. Una tifoseria che non si stacca mai dalla squadra. La dimostrazione arriva dai numeri di campagna abbonamenti e biglietteria: “Poter contare sull’apporto dei nostri tifosi è sempre qualcosa di speciale. Anche quest’anno hanno dimostrato di esserci vicini in maniera importante con 12.000 abbonati e 23.000 spettatori alla prima partita in casa. Per me è sempre un’emozione speciale, fin da bambino, poi da calciatore e ora da dirigente. Palermo è una piazza unica in Italia. Lo dimostra anche quando andiamo in trasferta e i palermitani ci seguono numerosi. Noi siamo orgogliosi e lo avvertiamo. La gente di Palermo merita solamente la Serie A, lavoreremo duramente per potergliela regalare”.
