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Palermo, Marconi: “Derby col Catania era un sogno. Lite con De Rose? La verità”

Il Palermo vince a Monopoli e Ivan Marconi celebra questo successo fondamentale. Tre punti d’oro per la formazione rosanero, con il difensore centrale che in conferenza stampa sottolinea l’importanza di questa partita: “Ogni partita è difficile. Oggi l’abbiamo resa semplice, ma il Monopoli arrivava da 6 vittorie su 7 partite. Non subire gol è un orgoglio per la difesa. In avanti abbiamo tante frecce al nostro arco, oltre a Brunori anche Valente e Soleri e non solo. Dobbiamo continuare così perché lo spirito è quello che ci contraddistingue in questo momento, siamo bravi a rimanere compatti e a sostenere la fase offensiva”.

Secondo l’ex giocatore del Monza i rosa si esprimono meglio nei confronti diretti. Le gare contro le cosiddette piccole, invece, mettono a nudo qualche difficoltà: “Per assurdo è più facile giocare con pari livello piuttosto che in campi difficili come Pagani e Potenza, in cui nessuno ti regala nulla. Ti aspettano e giocano sul tuo errore. Se non sei lucido e sbagli qualsiasi squadra può punirti, poi è difficile rincorrere. Quando ce la giochiamo a viso aperto con squadre alla pari o superiori stiamo sempre sul pezzo. Comunque a Potenza siamo stati bravi a recuperare due gol, con la Fidelis è mancato solo il gol perché nel secondo tempo li abbiamo schiacciati. Il calcio è così, se nessuno sbagliasse le partite finirebbero tutte 0-0. Il Bari è stato bravo a fare meno errori degli altri ed è promosso. Il campionato è stato archiviato per il primo posto, adesso pensiamo ai play-off”.

Palermo, Marconi svela il confronto con De Rose

Durante la conferenza stampa al termine del match tra Monopoli e Palermo Marconi ha parlato anche del confronto con De Rose, al termine della gara vinta contro il Taranto: “Ogni partita è una lezione da cui dobbiamo trarre delle cose positive. In queste vittorie nette è troppo semplice vedere il risultato, ma va analizzato dove bisogna migliorare. Oggi la prestazione è stata buona, ma in settimana ci sarà modo di vedere cosa possiamo sistemare. Non dobbiamo adagiarci. Rimaniamo uniti e compatti come stiamo facendo adesso. Io leggo poco i giornali, ma ho letto che è stato fatto un caso su me e De Rose. Abbiamo subito un gol, ci siamo detti delle cose inerenti a quello ed è finita lì. Io lo stimo e gli voglio bene, come lui ne vuole a me. Non è successo nulla. A volte viene fatto più casino di quello che serve. Siamo un gruppo eccezionale. Lavoratori e brave persone. Non ne ho mai trovato uno così. A volte servirebbero dei figli di put***na, capaci di dire “svegliamoci”. Ma noi siamo contenti di essere così”.

Si chiude parlando del Catania e della sua esclusione. Marconi ammette che non giocare il derby di sabato prossimo sarà una mancanza nella sua stagione: “Era un mio piccolo sogno, da quando sono arrivato qui, giocare Palermo-Catania con il “Barbera” pieno. Dispiace. Non è colpa nostra né dei giocatori del Catania. Ci sono cose che vanno al di là del calcio giocato che non si possono comandare. C’era entusiasmo nei confronti di questa partita. Avremmo avuto tutto da perdere, perché magari loro avrebbero messo il cuore oltre l’ostacolo. Non ci avrebbe però destato alcun timore, perché ci siamo preparando di giorno in giorno al meglio. Peccato”.

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