Il Palermo torna alla vittoria. La formazione rosanero, dopo un pareggio e due pesanti sconfitte, supera l’ambizioso Genoa di misura ma con una buona prestazione. Il Grifone aveva mancato l’appuntamento con la rete in diverse occasioni nei primi minuti, salvo poi essere punito dal solito Matteo Brunori. Il centravanti trova il gol per la quarta gara consecutiva tra le mura amiche, con una marcatura in avvio di secondo tempo. I rosa vanno ancora vicini al gol, salvo poi dover ringraziare Pigliacelli con alcune parate salva-risultato. Nel finale la formazione di Blessin cerca di risalire la china e di trovare il pareggio, ma senza successo. Andiamo a vedere le pagelle di Palermo-Genoa.
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Palermo-Genoa, le pagelle rosanero
PIGLIACELLI 8 – Il portiere nel primo tempo non viene particolarmente impensierito, mentre nella ripresa è costretto a fare gli straordinari dopo la rete del vantaggio rosanero. È in questo arco di tempo che si fa trovare pronto, rispondendo alle critiche ricevute in settimana. Al 62’ l’occasione più clamorosa, con un intervento coi piedi sul colpo di testa di Bani e poi il pallone bloccato sulla linea. Anche al 73’ è provvidenziale nel mettere in calcio d’angolo un tiro insidioso di Coda. Nel finale si salva sul gol annullato per fuorigioco.
BUTTARO 6,5 – È uno dei pochi superstiti della vecchia guardia e dà dimostrazione sul campo di meritarsi un posto da titolare. È lucido e preciso in fase difensiva e non manca nel dare il suo contributo in fase offensiva, interfacciandosi con Elia. La crescita del giocatore è evidente, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
NEDELCEARU 5,5 – Una prestazione di alti e bassi. Anche in questa partita non mancano alcuni errori individuali che con un pizzico di fortuna in meno sarebbero potuti costare cari al Palermo. I segnali di miglioramento rispetto alle scorse gare però si notano. La speranza è che con l’aiuto dei compagni possa trovare la lucidità che serve nel corso di tutti i 90’.
MARCONI 6,5 – Il difensore non aveva un complito semplice oggi. Coda rappresentava un avversario scomodo. Nonostante ciò è riuscito a imporsi e ad annullare le insidie create dall’attaccante rossoblù, senza commettere mai falli di troppo.
MATEJU 5,5 – Nel corso di tutto il primo tempo soffre la pressione avversaria, tanto da commettere almeno due falli al limite: disattenzioni che con l’arbitraggio odierno sarebbero potute costare care. Nel secondo tempo, probabilmente consono dell’essere già ammonito, interviene in modo più pulito e preciso, senza dare troppe preoccupazioni. (dall’88’ Sala s.v.)
SEGRE 6 – Il giocatore non è riuscito ad incidere in fase offensiva come avrebbe voluto, consono di quelle che sono le sue qualità nel tiro. A centrocampo, però, ha dato sostanza, lottando e gestendo ogni pallone per 90’. Una prova di lucidità non indifferente, che ha dato i suoi frutti.
STULAC 6 – Il centrocampista è chiamato a impostare l’azione e talvolta, complice il pressing degli avversari, compie qualche errore, perdendo palla. Per sua fortuna le sue imprecisioni non si sono rivelate decisive e nel complesso la prestazione risulta sufficiente. (dall’82’ Gomes s.v.)
SARIC 6 – Una prestazione senza infamia e senza lode per il centrocampista, che sta ancora cercando di inserirsi negli schemi della sua nuova squadra. Il lavoro nella sfida odierna è più orientato verso il non possesso, tanto che gestisce i palloni che passano per la sua area senza brillare. Nel secondo tempo Corini lo sostituisce per dare maggiore vitalità ed equilibrio al reparto. (dal 50’ Damiani 6 – Entra in un momento non facile e riesce a farsi notare per un buon impatto sulla gara a livello di grinta. Non è sempre lucido nella gestione del pallone, ma con un Genoa così aggressivo non era semplice)
ELIA 6 – Una prova di grande impegno per il laterale rosanero, che ha tanta voglia di dimostrare di avere qualità ma a volte appare eccessivamente confusionario. Una maggiore lucidità gli è indispensabile per riuscire ad essere incisivo. Il tempo però è dalla sua parte.
BRUNORI 7,5 – Il bomber rosanero non si smentisce. Ogni volta che si trova davanti al portiere è freddo e sfodera tiri capaci di fare tremare gli avversari. Lo ha dimostrato al 49’ portando in vantaggio i suoi sfruttando un assist in profondità di Di Mariano e battendo Martinez. Nel finale sfiora in due occasioni il raddoppio, ma trova la pronta risposta dell’estremo difensore. (dall’88’ Vido s.v.)
DI MARIANO 6 – L’assist a Brunori dona brillantezza ad una prestazione di alti e bassi. Nel primo tempo si divora un gol che avrebbe potuto rendere la partita più semplice alla sua squadra. A livello mentale ne risente, tanto che nei (dall’82’ Soleri s.v.)