Il Palermo ha riscoperto un grande Roberto Floriano durante i playoff vinti. L’attaccante milanese, intervistato durante la trasmissione ParliamoC di Eleven Sports, ha rivissuto queste notti magiche. In particolare l’ultima, quella della festa: “Siamo stati molto tranquilli nei festeggiamenti. Dopo la festa in campo e negli spogliatoi siamo andati in un locale del presidente e abbiamo festeggiato con i tifosi. Abbiamo cantato e bevuto, com’è giusto che sia”.
Le emozioni provate dal numero 7 rosanero sono indescrivibili: “A me piace di più il percorso che c’è stato della festa in sé. Ti porti dietro l’alchimia, la magia che si è creata tra di noi e allo stadio con la gente. Vedere ogni volta 35.000 persone allo stadio, felici già prima della partita, è qualcosa di indescrivibile”.
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Palermo e il momento chiave secondo Floriano
Floriano ha parlato anche del momento chiave nella cavalcata del Palermo verso la conquista della Serie B: “Dopo la sfuriata del mister a Potenza ci siamo sentiti più responsabilizzati, lui si era spogliato davanti a noi, ci ha dato il cuore. Il mister non si era sentito ripagato nella maniera giusta. Quella è stata una delle svolte per il gruppo. Ai playoff si era creata l’alchimia che avevamo creato nelle partite precedenti. Vincendo c’era maggiore consapevolezza e si creava la magia”.
Silvio Baldini ha fatto capire di averci sempre creduto nella promozione, fin dall’inizio. Ma c’è stato un momento in cui il Palermo ha preso consapevolezza: “Lui ce lo ha fatto capire fin dall’inizio di crederci. Noi purtroppo arrivavamo da un momento non tranquillissimo, quindi per convincerci anche noi ci sono voluti dei risultati. Dopo averli ottenuti prendi consapevolezza e guardi il mister con occhi diversi. Cerchi di capire se ci crede veramente e lui ci credeva. Ci ha coinvolto tutti, anche se da due anni noi ci credevamo. Tra pensarlo e farlo c’è una bella differenza”.
L’importanza di Baldini
Proprio il tecnico toscano è stato fondamentale. Floriano, sollecitato da Giulia Stronati, ha raccontato anche qualche momento particolare: “Lo conoscevo già da anni, mi è capitato di incontrarlo al mare dalle sue parti. A conoscerlo così ti fa una bella impressione. Viverlo tutti i giorni, ascoltarlo nei suoi aneddoti e nelle sue cose del passato ti fa crescere e ti fa diventare uomo. Forse quello è uno dei suoi segreti. Non ci tratta da calciatori ma quasi da figli, ci dà dei consigli di vita”.
Un allenatore molto diretto, nel bene e nel male. Floriano ci ride su: “Questa è una delle sue cose belle, è una persona vulcanica. Se deve dirti una cosa non ci pensa due volte e te la dice in qualsiasi modo. Lo accetti perchè sai che lo fa con il cuore”.
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Il gol di Floriano in Padova-Palermo
La rete nella finale di andata contro il Padova è stata molto importante. Floriano ammette che per lui e per il Palermo è stata una rete speciale: “Sì, la ritengo una delle più importanti. Anche perchè avendo ottenuto la promozione, vincere quella partita ci ha dato un grande vantaggio”.
L’attaccante di Milano ha preso una bella rivincita. Anche per quello che è riuscito a ottenere a Palermo: “Ho avuto la possibilità di giocare in B, ho avuto delle richieste ma per altri motivi ho accettato piazze prestigiose in Serie C. A Foggia in C feci bene, poi mi feci anche male. Secondo me ci potevo stare alla grande, però mi va bene così, dopo questa promozione va bene aver fatto meno Serie B ma essermi preso delle soddisfazioni”.
Si chiude parlando di futuro. Quello di Floriano a Palermo è ancora tutto da scrivere, anche se lui stesso svela la sua speranza: “Io non so quale sarà il mio futuro. Abbiamo vinto intanto. Sono in scadenza, mi fa piacere perchè mi sono messo in discussione ripartendo dalla Serie D. Ora abbiamo vinto anche la C, è bellissimo aver portato il Palermo fin qui. Ringrazio i tifosi per il loro affetto”.
