Eugenio Corini, allenatore del Palermo, ha parlato al termine della sfida tra rosanero e Cittadella e chiusa sul risultato di 0-1. Partita totalmente negativa, dove non si salva praticamente nulla. Tanto che a fine partita è partita una netta contestazione contro tecnico e società. Corini non era in panchina oggi, ma ha potuto osservare dalla tribuna come la sua squadra non sia mai stata in partita. E stavolta c’è anche il mea culpa del tecnico.
LEGGI ANCHE -> Cittadella, Gorini: “Vittoria meritata, Palermo è calato e ne abbiamo approfittato”
Palermo, Corini: “Segnali preoccupanti, mi assumo le mie responsabilità”
Queste le parole di Corini al termine della sfida tra Palermo e Cittadella “I segnali mi preoccupano. Io cerco di spiegare, ma quando perdi una partita così c’è poco da dire. Nell’ultima mezz’ora abbiamo fatto molta fatica. Qualche giocatore non stava bene, sapevo che avrei dovuto gestire le energie. La percezione però è stata di allungarci troppo e lasciare agli avversari spazi. È inutile dare giustificazioni. È stata una brutta partita in un periodo che sognavamo essere diverso. Dopo Modena non è andata come volevamo, è stato un mese negativo. Ci assumiamo le responsabilità di questo. Io per primo”.
“Non voglio parlare per fasi fatte” prosegue Corini, “ma quando fai questo mestiere sei sempre in discussione. Sono il primo a volermi migliorare. Lavoro sulle cose che posso controllare. Dobbiamo prendere atto del momento negativo, anche se la posizione in classifica è adeguata. Siamo attaccati alle prime due. Devo stare zitto perché qualsiasi cosa dico suona come una giustificazione. Quando l’avversario ti fa gol all’ultimo minuto devi incassare, portare a casa la sconfitta e ripartire. Mi concentro su quella che dovrà essere la reazione al prossimo impegno”.
Corini: “Contestazione fa parte del gioco. Sapevo del calo”
La contestazione partita a fine partita è compresa da Corini, che non si nasconde: “Non ne faccio una questione personale. Il mio mestiere porta a questo, sei sempre il primo responsabile. In generale è così, a Palermo tanti miei colleghi hanno subito lo stesso. Fa parte del gioco. Ne prendo atto e non biasimo il tifoso che è deluso, perché ha perso 3 delle ultime 5 partite”.
“Spesso abbiamo fatto gol all’ultimo” dice Corini. “Oggi era una settimana particolare. Alcune cose non voglio neanche dirle. Ero pienamente consapevole che avremmo pagato un calo, ho cercato di equilibrare la squadra ma ci ha comunque penalizzato”.
Palermo, Corini: “Primo tempo buono, poi confusi”
Corini descrive il Palermo come una squadra che al momento è in difficoltà. Seppur, secondo l’allenatore, non tutto è da buttare in questa partita: “Era una settimana complicata. Non voglio entrare nello specifico. Non è dovuto alle tre partite ma a come ci siamo arrivati. Ho cercato di capire quale fosse la cosa migliore da fare, ma abbiamo comunque pagato. Nel primo tempo la partita è stata buona, c’è stato un predominio ma non siamo stati incisivi. Più passavano i minuti, più siamo stati confusi e siamo andati in sofferenza. Quando manca la lucidità molte cose non riescono. Il culmine è stato il gol della sconfitta”.
Dalle parole del tecnico però emerge anche la voglia di ripartire con la squadra per lottare verso per la Serie A. “Con la squadra ho parlato, c’è grande delusione. È giusto sentirla e metabolizzarla. La voglia di ripartire c’è e deve darci la forza di affrontare qualsiasi situazione. Abbiamo già dimostrato di poterlo fare. Oggi avremmo potuto fare un salto importante in classifica, ma non è successo. La posizione comunque è buona. Lavoriamo per ripartire al meglio, recuperando alcuni giocatori e fare sì che il periodo che ci porterà a Natale sia migliore”.
Corini: “Faccio sempre analisi profonde. Durante la sosta valutazioni”.
Per Corini è necessario ritrovare l’equilibrio: “L’analisi è sempre profonda anche quando si vince. In questo momento dobbiamo riequilibrarci tra infortuni e altre situazioni. Io speravo non ci fosse questo calo, dovevamo gestirlo meglio. In certi momenti con determinati cambi pensavo di avere un’energia diversa, non è stato così. È questo che ha portato alla sconfitta. Mi metto davanti. Io so che stimolo tutti i ragazzi e non voglio fare nomi su chi deve fare di più. Io per primo devo farlo”.
“Soleri avrei voluto metterlo dentro ma c’era chi non stava bene. Inizialmente ho messo Mancuso e Valente per dare energia. Poi dovuto lavorare sul centrocampo e sulla difesa, non avevo lo slot. Durante la sosta faremo delle valutazioni sugli infortuni, staremo attenti e cercheremo di migliorarlo” conclude Corini.
