Eugenio Corini presenta la sfida tra Palermo e Cittadella. Queste le dichiarazioni in conferenza stampa dell’allenatore rosanero: “Mi aspetto continuità sull’atteggiamento, sulla voglia di fare le cose bene. Questo è un campionato complicato, lungo e difficile, con varie fasi. La capacità deve essere quella di starci dentro. Sappiamo di affrontare uno degli avversari più complicati in Serie B, in termini di aggressività e coraggio. È un test molto importante, ci arriviamo con una settimana corta ma con energie mentali importanti dopo la prestazione contro il Brescia”.
Il Cittadella è una squadra temibile sotto vari aspetti. Corini pone l’accento su alcune caratteristiche della squadra veneta: “C’è un rispetto che devi all’avversario e alle sue qualità e caratteristiche. Sono tornati a giocare 4-3-1-2 molto aggressivo. Hanno giocato con attitudini importanti e che conoscono la categoria. Il Cittadella non muore mai, ho visto la partita con il Pisa che sul 2-0 sembrava chiusa, ma hanno avuto l’occasione per pareggiarla. Sono molto intensi anche a livello mentale, per noi è un test importante. La gara di Brescia ci ha preparato al meglio”.
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Palermo, Corini punta su Coulibaly
Mamadou Coulibaly è tornato con il gol contro il Brescia. Corini fa capire che il centrocampista del Palermo può essere ancora presentato dal primo minuto: “Il rischio è stato calcolato, purtroppo non abbiamo avuto la settimana tipo per recuperare. Ha fatto la prestazione che mi aspettavo, dovevamo riempire l’area e l’abbiamo fatto. Farò la riflessione, ha fatto 70 minuti e ha fatto la prestazione che cercavo. Stasera vedremo come stanno i ragazzi, ma lui ha fatto molto bene e lo tengo in considerazione dal primo minuto”.
La vittoria contro il Brescia ha restituito alcune certezze a Corini, soprattutto nei giocatori recuperati. Il tecnico ha tratto alcune risposte che svela così: “Siamo vicini a una sosta, qui prenderemo le energie che mi servono da tutti. Farò delle valutazioni sul recupero generale, non c’è preclusione su chi ha giocato di recente. La squadra ha dimostrato che anche chi gioca meno può fare prestazioni importanti. Tutti si fanno trovare pronti, per me è fondamentale in un campionato logorante. C’è stata la risposta che volevo, tutti sono coinvolti nel progetto. Solo i portieri non hanno giocato perchè c’è una gerarchia”.
Tornando al Cittadella, una squadra che sa come far giocare male gli avversari. Corini, a proposito del prossimo avversario del Palermo, parla ancora così: “Il mio è un complimento, sul piano dell’intensità vengono alti e ti pressano alto. Dobbiamo essere bravi a uscire da queste situazioni. Quest’anno ha trovato meglio questo tipo di idee. Nei pochi giorni che abbiamo avuto abbiamo provato a studiarli, abbiamo lavorato sul piano tattico”.
Il “caso” Vasic
Aljosa Vasic non è stato convocato per la gara di domani, ma risponderà alla chiamata della Serbia Under 21. Corini la pensa così: “Ci siamo presi qualche giorno, era inutile rischiarlo. La Serbia giustamente lo ha convocato. Spero che i due staff medici si parleranno per capire qual è la soluzione migliore”.
Si parla anche del suo modo di comunicare, molto criticato all’esterno. Corini però non si lascia condizionare da quel che una parte di Palermo dice di lui: “Forse non riesco a farmi capire, eppure ci provo. Mi sembra di essere una persona onesta intellettualmente e chiara, forse vanno meglio le conferenze classiche. Io sono sempre me stesso, non mi faccio condizionare e non mi faccio controllare. Buona parte dei commenti non mi interessano”.
Potrebbe cambiare l’attacco con cui il Palermo affronterà il Cittadella. Nel calderone dei possibili titolari torna anche Francesco Di Mariano: “È importante equilibrare le caratteristiche dei giocatori. Col Brescia avevamo tre attaccanti, dobbiamo equilibrare il centrocampo oppure calibrare le caratteristiche sugli attaccanti. Di Mariano l’ho visto bene, poteva anche contrattaccare in un paio di circostanze. Sta bene, fa parte delle valutazioni che ho fatto, ha le potenzialità per partire dall’inizio”.
Palermo, Corini e la “lezione” dello Spezia
Si parla anche di un Palermo che ha dato l’impressione di essere sottotono, ma Corini ha una distinzione tra le prestazioni dell’ultimo periodo. “A parte la partita con la Sampdoria – dice Corini – in cui complessivamente è stata quella più sottotono, non la penso così. Col Lecco è mancato equilibrio, abbiamo regalato troppo nel primo tempo. Abbiamo messo col Brescia attenzione che con Lecco e Samp non abbiamo messo. Siamo stati solidi e attent”.
La gara contro il Cittadella potrebbe vedere delle similitudini con quella contro lo Spezia. Corini valuta somiglianze e differenze tra queste due squadre: “Cittadella e Spezia hanno caratteristiche simili. L’obiettivo è quello di andare in vantaggio, lo Spezia era partito molto bene, siamo stati bravi a riprenderla. Ci sono delle caratteristiche anche diverse, proveremo a sfruttarle”.
Tocca a Lanna
Domani toccherà a Salvatore Lanna sostituire Corini in panchina. Un fido scudiero del quale il suo “capo” parla benissimo: “Salvatore lo conosco da una vita, è una persona straordinaria che secondo me sarebbe pronto per fare il primo allenatore. Sono sicuro che anche domani riuscirà a guidare la squadra da bordocampo nel migliore dei modi”.
In conclusione si parla di Roberto Insigne e Liam Henderson, i due esclusi eccellenti contro il Brescia. Corini spiega ancora una volta il motivo dell’esclusione: “Io faccio scelte tecniche, non punisco mai nessuno. Ho fatto una scelta in base al momento, delle tre partite in una settimana, di una valutazione globale. Domani potrei fare delle scelte diverse”.
