Il Palermo ha appena concluso la sfida con il Cittadella sul risultato di 0-1. Dopo la vittoria contro il Brescia (che già non aveva convinto) arriva una prestazione estremamente negativa. Forse oggi più di mercoledì tornerebbe utile la citazione di un procuratore che in settimana aveva definito la partita “tra celibi e spostati”. Pochissimi si meritano una sufficienza, tanti meritano grandi bocciature. Anche qualcuno che oggi non sedeva in pancina. Queste le pagelle rosanero dopo Palermo-Cittadella.
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Palermo-Cittadella, le pagelle dei rosanero
La difesa
Pigliacelli 6: inoperoso nel primo tempo, si rende protagonista di una parata dopo pochi minuti nella ripresa. Realmente non avrebbe di che preoccuparsi, ma alla fine rimedia un gol per una disattenzione della squadra.
Mateju 5,5: nella prima frazione si fa vedere in avanti, pur con i noti limiti tecnici del laterale ceco. Tanto sacrificio ma non basta a meritarsi la sufficienza.
Lucioni 6: torna ad essere leader difensivo, trovando nuove certezze in fase di copertura. Non ha grandi colpe sul gol subito e in generale è il migliore della difesa.
Marconi 6: come contro il Brescia conferma la sua abilità da marcatore d’altri tempi. Tra i pochi a salvarsi oggi.
Aurelio 5,5: l’ex Pontedera sembra avere una buona intesa con Di Mariano e infatti il Palermo sviluppa tanto sul suo lato. Ma alla fine concretizza poco, anche perché il numero 31 crossa raramente. (Dall’83’ Lund S.v.)
Il centrocampo
Coulibaly 6,5: è probabilmente il migliore in campo dei siciliani. la sua posizione è quella di trequartista atipico, portando il pressing nella metà campo avversaria. Sfiora con un ennesimo colpo di testa il gol del possibile vantaggio rosa. (Dall’83’ Henderson S.V.)
Stulac 5,5: fatica ad entrare nel vivo del gioco, benché si faccia vedere di più rispetto al match contro il Brescia. Troppo timido nel cercare la giocata, così come nel farsi dare il pallone. Il faro del Palermo stenta ad illuminare. (Dal 66′ Segre 5: mai entrato veramente in partita. Si segnala solo per un cartellino giallo).
Gomes 6: complessivamente partita buona del francese, certamente più centrale in fase d’impostazione rispetto a Stulac. Insieme a Coulibaly prova a ripulire decine di palloni che però non vengono mai sfruttati dagli avanti palermitani.
L’attacco
Insigne 5: delle volte è costretto a prendere palla a 70 metri dalla porta e, nonostante un Mateju più propositivo, l’intesa non sembra esserci tra i due. Riesci, di tanto in tanto, a mettere qualche pallone tagliato in area, ma è troppo poco per uno dei pezzi pregiati del mercato estivo. Anche per colpe non sue, partita sotto tono. (Dal 61′ Valente 5,5: ci prova ma non basta. I suoi cross di fatto non sono mai pericolosi).
Brunori 4,5: nuova prestazione da dimenticare per il capitano. Quando ha mezza palla buona non trova la porta o si intestardisce a cercare la soluzione personale. Nel secondo tempo scompare letteralmente dalla partita e anzi è protagonista nel gol della vittoria del Cittadella, mancando il pallone di testa e lasciandolo a Pandolfi.
Di Mariano 5,5: tanta corsa e generosità per il numero 10 rosanero, ma quando arriva sottoporta è troppo impreciso. Bene l’affiatamento con Aurelio, ma non riesce ad incidere. (Dal 61′ Mancuso 5,5: come altri cambi non ha inciso sul match).
Palermo-Cittadella, le pagelle: il voto del tecnico rosanero
Lanna 3: non ce ne voglia lo storico vice di Corini, ma il voto non è rivolto a lui. Questa netta bocciatura va a chi questa partita l’ha preparata e va solitamente in conferenza stampa. Parlando di numeri, il Palermo ha fatto 4 tiri in tutto e 1 solo è stato veramente pericoloso. Ritmi da amichevole e cambi incapaci di dare la scossa. Stavolta non si salva nulla.