Il Messina torna alla vittoria ed Ezio Raciti non può che essere felice per questo. Anche perchè, al di là del risultato ottenuto, è stato possibile dedicare la vittoria a Rita, la defunta moglie di Salvatore Sullo. Il successo è anche per lei e per il marito: “È arrivata ieri questa tragica notizia che ha sconvolto tutti. Era anche l’idea dei ragazzi quella di poter dedicare una vittoria in memoria della moglie di Sasà. Anche se resta lontano lui è uno dei nostri e ha il Messina nel cuore”.
Si viene poi alla prestazione messa in campo contro il Latina. Il tecnico ha parlato di finale e ha ottenuto una prova quasi perfetta da parte dei peloritani, soprattutto per il modo in cui è stata interpretata la sfida: “Per 80 minuti abbiamo fatto una grande partita. Poi loro hanno avuto una palla gol e lì è subentrata un po’ di paura. Ma è comprensibile, visto quanto fosse difficile la partita. Soprattutto dopo aver sprecato 4-5 palle gol per chiuderla e temi che possa accadere l’imponderabile. Ma alla fine abbiamo meritato la partita per come i ragazzi l’hanno interpretata e come l’hanno vissuta. Volevano la vittoria e l’hanno ottenuta”.
La bravura da parte dei siciliani è quella di riuscire a non concedere il gioco ai pontini. Raciti sottolinea questa ottima lettura da parte della squadra: “Abbiamo fatto una buona partita perchè siamo stati abili a non farlo palleggiare. L’unica cosa che riuscivano a fare era mettere palla lunga e noi siamo andati sul sicuro con la difesa schierata. Abbiamo quasi sempre vinto i duelli aerei con i nostri centrali. Quando ti buttano la palla frontale è più facile gestire. la difesa è stata attenta e il centrocampo e l’attacco hanno aiutato a non far arrivare agli avversari la palla facile. Ci sta concedere qualcosa, ma ai punti abbiamo strameritato la vittoria”.
La scelta fatta per il suo Messina da Raciti è stata quella di mandare in campo i giocatori più navigati. Una scelta che ha pagato, anche se tutta la squadra ha risposto bene contro gli uomini di Di Donato: “Oggi avevamo tanta esperienza in campo. Ho scelto di mettere dentro soprattutto gli uomini più esperti per gestire la tensione e l’emozione che a volte ci attanaglia. I ragazzi sono in condizione e ho potuto scegliere, così ho preferito l’esperienza per gestire i momenti di difficoltà. Ed è stata la scelta giusta, anche se chi è entrato lo ha fatto bene. Questa è la vittoria del gruppo ed è stata meritata”.
