Ezio Raciti, allenatore del Messina, ha parlato in conferenza stampa prima della partenza verso Latina, in vista della sfida contro i padroni di casa. Dopo lo 0-0 contro la Fidelis Andria, l’allenatore giallorosso è rammaricato per aver perso l’occasione di centrare punti importanti in ottica salvezza. Ma non demorde e spera di rifarsi nella partita contro i nerazzurri. Da tenere in conto le ambizioni playoff della squadra di Daniele Di Donato, anche se vive un leggero calo nelle prestazioni e nei risultati.
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Messina, Raciti: “A Latina serve buon approccio. Balde e Kragl disponibili”
Raciti parte con l’analisi di Messina-Fidelis Andria, descrivendola come un’occasione persa: “C’è rabbia visto che dopo la prestazione di domenica avremmo dovuto raccogliere qualcosa in più. Purtroppo è andata così, anche se sono contento di quanto visto e da lì ripartiamo. Abbiamo lavorato tutta la settimana per farci trovare al top delle condizioni fisiche e mentali in questa sfida”.
Ovviamente adesso la concentrazione è tutta per la prossima trasferta: “Il Latina in casa ha fatto parecchi risultati importanti, quindi sarà una partita difficile. Ma come ripeto sempre, ogni partita è una finale in cui può succedere di tutto. Noi andremo lì a giocarcela, sapendo che loro puntano a giocarsi un posto playoff. Hanno potenziato la rosa, acquistando Furlan e Ganz nell’ultima sessione di mercato. Sono un collettivo organizzato che sa giocare come anche difendere, interpretando la partita nel modo migliore”.
In ottica formazione e atteggiamento, Raciti ha le idee piuttosto chiare. Inoltre anticipa che, al netto degli infortunati di lungo corso e Catania (crociato saltato e stagione finita), a l’intera rosa a disposizione. Pronti quindi anche elementi come Baldé e Kragl: “Le dinamiche della partita ti indirizzano a giocare in un modo o nell’altro. L’importante è l’approccio al match e l’atteggiamento che tieni in campo. Saranno questi aspetti a decidere se dovremo attaccarli alti o aspettare. Per quanto riguarda la formazione, fino a l’altro ieri c’erano due-tre elementi che facevano lavoro differenziato. Oggi sono tutti disponibili, anche se non nelle medesime condizioni. Coi 5 cambi c’è un input maggiore a variare gli elementi: ormai si gioca in 16”