Non sono pochi gli intrecci che Messina-Avellino porta con se oltre la partita. Non solo tanti match del passato rimasti celebri, ma anche tanti giocatori che nel passato ma anche nel presente hanno vestito sia la maglia giallorossa che quella biancoverde. Nel match di domani c’è sicuramente Vincenzo Plescia che vorrà qualcosa in più. L’attaccante nativo di Palermo è arrivato in riva allo Stretto proprio dagli irpini, dopo una lunga estate di tira e molla. Un rapporto chiuso con un po’ di amarezza da parte di Plescia, che non è riuscito ad affermarsi con la maglia dell’Avellino e che adesso cerca di rilanciarsi a Messina.
LEGGI ANCHE -> Messina-Avellino, probabili formazioni: tornano Lia e Ortisi sulle fasce
Poche gioie in Irpinia per Plescia
Plescia era arrivato ad Avellino dopo quella che, ad oggi, rappresenta la migliore annata della sua carriera. L’attaccante, prodotto del settore giovanile del Palermo, aveva infatti chiuso la stagione 2020-21 con 11 gol in 32 partite con la maglia della Vibonese. Reti che avevano dato la possibilità ai calabresi di centrare la salvezza e all’attaccante di mettersi in luce nella categoria.
Nell’estate del 2021 gli irpini si assicurarono le prestazioni di Plescia, pronto a giocarsi la più importante chance della sua carriera. Eppure, nonostante 29 presenze stagionali tra campionato, coppa e playoff i gol dell’attaccante furono solo 2. C’è da dire che Plescia dovette fare i conti con la concorrenza agguerrita dell’eterno Riccardo Maniero, bomber di categoria, e di altri profili come Jacopo Murano e dell’emergente Luca Gagliano. Ma certamente sia lui che l’Avellino si attendevano molto di più da quell’annata. Annata ricordata anche per una simulazione piuttosto netta contro il Palermo, che accese non poche polemiche.
Plescia, il passaggio al Messina e la voglia di riscatto contro l’Avellino
Da allora, Plescia non ha più vestito la maglia dell’Avellino, passando in prestito nel 2022-23 a Carrarese e Piacenza (senza fortuna) e ora Messina. In estate sembrava però che il calciatore fosse tornato nelle grazie dei biancoverdi e dell’allora tecnico Massimo Rastelli. Il calciatore ha fatto tutto il ritiro con gli irpine, pensando di potersi giocare ancora una carta con loro, ma non appena il Messina ha affondato il colpo l’Avellino ha subito accettato.
I peloritani erano a caccia di un profilo a caccia di rilancio, che potesse dare esperienza e gol. Alla fine hanno puntato forte su Plescia, che adesso punta a stupire e soprattutto a dimostrare il suo valore. Le prime prestazioni sono state incoraggianti, con un gol all’esordio da titolare contro la Turris. Chissà se Messina-Avellino possa aumentare la soddisfazione nei peloritani e i rimpianti degli irpini guardando la prestazione di Plescia.
