Vincenzo Plescia, attaccante del Messina, è intervenuto in sala stampa al termine della gara contro l’Avellino. L’attaccante era uno degli ex più attesi di giornata, dopo le 29 presenze e i due gol segnati in Campania. Un rapporto, quello tra Plescia e Avellino mai veramente sbocciato, che si è chiuso in estate col suo arrivo in giallorosso. All’andata ha punito il suo ex club con una rete decisiva. Oggi, invece, si è speso maggiormente per la squadra, fallendo una clamorosa occasione sotto porta. Poco male, dato che il Messina ha vinto ugualmente.
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Messina, Plescia: “Avellino big in C, non mi spiego il rendimento interno”
Queste le parole di Plescia al termine di Avellino-Messina: “Il rimpianto più grande a livello personale è quello di non aver trovato il gol. Sarei un ipocrita se dicessi il contrario. Ma la cosa davvero importante per il Messina era portare a casa i 3 punti. Mister Giacomo Modica, essendo un tecnico di scuola zemaniana, porta le sue squadre ad emergere tra gennaio e febbraio. Si sta verificando anche in questa circostanza”.
L’ex di giornata ha provato a rispondere a chi gli chiedeva un suo parere rispetto all’andamento interno dell’Avellino: “Sinceramente mi dispiace per loro. Non mi so dare una spiegazione di questa situazione. D’altronde sono una delle squadre più forti del campionato. Non so cosa possa determinare questo andamento. Può darsi che con un paio di vittorie si possa riaccendere l’entusiasmo”.
Infine, Plescia risponde chiaramente ad una domanda un po’ provocatoria, sul perché gli ex Avellino facciano bene altrove: “Io credo che non eravamo brocchi prima e non siamo dei fenomeni adesso. Non ve lo so spiegare. Va detto che ogni giocatori che vivono delle annate particolari. Alla fine, se vedete, Patierno e Sgarbi stanno facendo bene”.