Quando si parla di Sampdoria e Palermo, soprattutto in epoca moderna, si apre un capitolo di storia ricco di fatti e persone. Anche solo scorrendo i precedenti tra rosanero e blucerchiati ci sono tante partite e tanti giocatori che rimangono nella mente dei tifosi. E ci saranno alcuni ex nel match, come Eugenio Corini (che da giovanissimo sbarcò a Genova) o Valerio Verre (reduce da 6 mesi in chiaroscuro con la maglia rosanero). Ma chi sentirà in maniera particolare questo Sampdoria-Palermo è senza dubbio Antonino La Gumina, il picciotto che in rosanero è stato ad un passo dal tornare in Serie A.
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Palermo, La Gumina e la Serie A sfiorata
Antonino La Gumina per il Palermo ha rappresentato a lungo uno dei migliori prospetti del proprio settore giovanile dell’era Maurizio Zamparini. Uno dei pochi calciatori “made in Palermo” che si era riuscito ad imporre in poco tempo in prima squadra in quegli anni. Una storia cominciata sin da bambino in maglia rosanero e approdata con ottime stagioni in Primavera. Ben 45 gol in 59 partite, trascinando i siciliani ad un passo dalla vittoria del Torneo di Viareggio nel 2016 (finale persa contro la Juventus con un arbitraggio “rivedibile”). Numeri che avevano impressionato proprio i bianconeri, che avevano ottenuto allora una sorta di prelazione su La Gumina (mai esercitata).
Il premio dell’esordio in Serie A nel 2015-16, con 3 spezzoni contro Torino, Lazio e ancora Juventus, oltre che il prestito di un anno alla Ternana, era però solo un preludio a quanto successe nella stagione 2017-18. I rosanero, tornati in Serie B, avevano lasciato intendere di credere nel giovane La Gumina, il quale partiva leggermente indietro nelle gerarchie ai blocchi di partenza. Davanti aveva 3 attaccanti importanti per l’epoca come Ilija Nestorovski, Igor Coronado e Aleksandar Trajkovski.
Quel rammarico del 2018: la doppia finale col Frosinone
Il “picciotto” si era però messo subito in luce grazie alle sue prestazioni in Coppa Italia: rigore sbagliato contro la Virtus Francavilla e gol al turno successivo contro il Cagliari. Il ché gli aveva garantito maggiore considerazione da parte dell’allenatore Bruno Tedino. Pian piano scalava le gerarchie, trovando sempre maggiore minutaggio e segnando il suo primo gol, in casa contro il Parma. Col passare dei mesi era diventato il compagno di reparto ideale con Nestorovski, confermato anche con l’arrivo in panchina di Roberto Stellone. Per tutti i tifosi era diventato il simbolo di un palermitano che finalmente era tornato a guidare i rosanero verso traguardi importati. E a suon di gol.
L’apice della sua esperienza in rosanero viene raggiunto sul finire di stagione, quando tra campionato e playoff segna 8 reti in poco più di un mese. La più significativa è certamente quella della finale d’andata dei playoff contro il Frosinone, che sembrava segnare la strada verso una promozione sfumata clamorosamente in regular season (dopo essere stati a lungo primi e secondi). La beffa arrivò però nell’ormai tristemente nota finale di ritorno allo stadio Benito Stirpe. Lì un Palermo impaurito e danneggiato dall’arbitraggio di Federico La Penna perse tutto il vantaggio dell’andata.
Quella rappresentò l’ultima partita di La Gumina in rosanero, che chiuse la sua esperienza con 39 partite, 12 gol e 2 assist.
La Gumina dopo il Palermo, Sampdoria e non solo
La Gumina fu sacrificato sull’altare dei bilanci del Palermo, per salvare una situazione che da lì a qualche mese sarebbe diventata tragica. Ma invece di prendere il volo, la carriera dell’attaccante palermitano si è un po’ arenata. Tanti infortuni, qualche scelta sbagliata, e quello che poteva essere l’ennesima stella lanciata sul panorama nazionale dai rosanero è diventato un attaccante “normale”.
Soprattutto in Serie A, dove La Gumina ha giocato con le maglie di Empoli e Sampdoria, l’ex Palermo ha faticato ad imporsi. Ha infatti segnato appena 2 gol in 31 partite complessive con queste maglie nella massima serie. L’unica parentesi a buoni livelli è arrivata a Como, dove nel 2021-22 da titolare ha messo a segno 9 gol e fornito 3 assist. Il pesante e oneroso contratto coi blucerchiati non ha permesso al picciotto palermitano di rimanere in Lombardia, dovendo optare per un nuovo prestito. Ma la scelta di andare a Benevento non si è rivelata vincente, vista la retrocessione dello scorso anno.
Oggi è di nuovo alla Sampdoria, in una squadra costretta a ristrettezze economiche ma anche a risalire verso i vertici della Serie B. Il bottino di 2 gol in 7 partite può essere un buon viatico per il prosieguo della stagione, ma è ancora troppo poco per le potenzialità (rimaste forse inespresse) di questo attaccante. Sampdoria-Palermo sarà quindi un banco di prova anche per La Gumina, rimasto nei cuori di tanti tifosi. E che sicuramente lui stesso spera un giorno di tornare a far gioire.
