Sarà una semifinale al cardiopalma quella tra Feralpisalò e Palermo. Per entrambe le squadre il sogno è quello della Serie B: c’è chi la raggiungerebbe per la prima volta e chi invece è abituata a calcare quei palcoscenici. Sicuramente, nei lombardi, c’è chi la cadetteria l’ha pure vinta proprio a Palermo, ma anche chi in rosanero ha giocato l’anno scorso per provare a tornare in cadetteria. Parliamo di Eros Pisano e Niccolò Corrado, i quali certamente hanno di Palermo un ricordo dal sapore agrodolce.
Pisano, gli anni a Palermo: tante critiche ma una promozione
Eros Pisano arrivò a Palermo nell’estate del 2011. Anno di tante rivoluzioni, dopo che verrà smantellata quasi totalmente la squadra finalista di Coppa Italia. Con Stefano Pioli (esonerato dopo gli spareggi di Europa League, non esordendo in campionato) partirono in ritiro tanti giocatori fuori dal progetto. Ma anche diversi volti nuovi: da Eran Zahavi a Mauro Cetto, da Pablo Gonzalez a Adam Simon (scusate se è poco). Tra gli altri arrivò anche Eros Pisano, prelevato dal Varese per 1.850.000 €.
L’avventura a Palermo del terzino nato a Busto Arsizio durò circa quattro anni (interrotti da un prestito al Genoa), ma fu travagliata. Pisano aveva un ottima gamba, messa a disposizione della squadra per correre lungo tutta la fascia. Questo era il dettame tattico di Devis Mangia, allenatore della Primavera rosanero promosso in prima squadra (salvo poi essere esonerato pure lui) che aveva conosciuto il giocatore a Varese. Ma dopo aver visto passare terzini come Christian Zaccardo e Mattia Cassani, i tifosi avevano ben altre aspettative sulla qualità delle giocate.
Dopo un primo anno sufficiente ci si aspettava una crescita dal giocatore, ma sarà la stagione della prima retrocessione dell’era Zamparini. E anche il giocatore ne risentirà: a gennaio, dopo poche partite in cui non brillò (venendo bersagliato dai fischi dei tifosi), andò in prestito in Liguria per sei mesi, nella speranza di trovare più spazio. Speranza vana, visto che l’estate successiva tornò a Palermo. In Serie B, però, Pisano ritrovò la fiducia della guida tecnica (Gennaro Gattuso prima, Beppe Iachini poi) prendendosi finalmente la fascia destra. Per lui alla fine dell’anno saranno 36 le partite giocate (tra campionato e Coppa), condite da 3 gol. Anche le critiche diminuiranno, e l’arrivo della prima figlia Giulia insieme alla promozione in Serie A fanno si che ancora oggi Pisano ricordi felicemente la sua avventura a Palermo (chiusa col passaggio all’Hellas Verona nel gennaio 2015).
Corrado, un giovane con la carriera davanti e un breve trascorso rosanero
La carriera di Niccolò Corrado è ancora tutta da scrivere, si potrebbe dire così. Se Pisano a 35 anni può dire di aver fatto le sue esperienze (oltre Palermo ha giocato con Pisa, Genoa, Verona, Varese e anche al Bristol City), Corrado è appena alla sua terza esperienza tra i professionisti.
A 22 anni ha giocato tra Arezzo, Palermo e Feralpisalò appena 69 partite tra i professionisti (Coppa Italia inclusa), di cui 41 solo quest’anno. L’ex prodotto del vivaio dell’Inter ha avuto un breve scampolo di carriera a Palermo. Lo scorso anno i rosanero lo portarono in Sicilia per alternarsi con il titolare della Serie D, Roberto Crivello, per correre sulla fascia sinistra. Alla fine invece saranno più le volte in cui il giocatore finirà in tribuna o in infermeria che quelle in campo: per lui arriveranno solo 7 presenze, quasi mai da titolare. Un rimpianto però visto il rendimento del giocatore quest’anno.
Infatti, Corrado ha chiuso la stagione regolare con 35 partite in campionato, impreziosite da una rete e ben sei assist, fornendo delle ottime prestazioni. Pisano invece ha giocato meno del compagno di reparto (25 partite), segnando un gol e un assist, ma occhio alla sua pericolosità sulle palle inattive. Insomma due ex da attenzionare in vista di Feralpisalò-Palermo, con la voglia di fare uno sgambetto ai rosanero e regalarsi una Serie B probabilmente insperata.
