I tifosi del Palermo hanno letteralmente sognato a occhi aperti negli ultimi giorni grazie alle voci legate alla cessione al City Football Group. Una trattativa che è ormai entrata nel vivo in maniera definitiva, considerando che è in corso la due diligence da parte degli specialisti della holding che vuole acquisire il club. Ma come ben sappiamo non ci sono solo i soldi da investire sul mercato a rendere efficiente e organizzata una società di calcio al giorno d’oggi. C’è anche bisogno di allestire infrastrutture all’altezza della situazione. Per questo motivo il City Football Group ha deciso di far sorgere un centro sportivo praticamente in ogni realtà da esso controllata.
Ce ne siamo accorti in più di una circostanza, facendo le dovute e accurate ricerche. Una ipotesi che potrebbe prendere piede in maniera concreta qualora anche il Palermo dovesse finire in mano agli sceicchi. Ci sono alcuni casi specifici che sottolineano la bontà del lavoro di City Football Group da questo punto di vista. Ne abbiamo presi in esame tre, che sono sorti in altrettante metropoli. Stiamo parlando di New York, Melbourne e Montevideo, grandi città in cui gli investimenti della holding sono stati palpabili.
City Football Group, un centro sportivo (quasi) per ogni club
Partiamo con la City Football Academy di Melbourne, che è la più “antica” tra quelle fatte costruire dalla holding araba. Questa è sorta nel sobborgo di Bundoora alla fine del 2014, lo stesso anno in cui il Melbourne City Football Club è entrato nelle grazie del gruppo fondato da Mansour. I costi complessivi si sono aggirati intorno ai 15 milioni di dollari australiani, ovvero poco più di 10 milioni di euro. Al suo interno non ci sono solo i campi e le strutture in cui i giocatori possono ritrovarsi ogni giorno, ma anche alcuni uffici amministrativi del club. Ma non è finita qui: entro la fine di quest’anno sorgerà un nuovo centro a Casey Fields, in cui potranno allenarsi e giocare le formazioni giovanili e quella femminile.
Veniamo ora alla Etihad City Football Academy, un vero e proprio gioiellino che è stato inaugurato e aperto esattamente quattro anni fa. Ci sono voluti cinque anni, dall’acquisizione del New York City Football Club del 2013 all’inaugurazione del 24 aprile 2018, prima che questo complesso vedesse la luce. La struttura sorge a Orangeburg, sobborgo alla periferia della Grande Mela. Il terreno di gioco è riscaldato in modo da mantenere la qualità del manto erboso per tutto l’anno. Anche in questo caso non ci sono solo terreni di gioco e strutture per gli allenamenti, ma anche uffici adibiti al club per la gestione amministrativa.
City Football Group a Montevideo, la struttura più all’avanguardia
Chiudiamo con il caso più recente, datato 17 marzo 2021. Stiamo parlando del Complejo Montevideo City Torque, realizzato da City Football Group per la omonima formazione uruguaiana. Qui si possono allenare e possono anche svolgere altre attività inerenti al club i ragazzi del Montevideo City Torque. Un complesso da 95.000 metri quadrati con campi da calcio (sia in erba naturale che sintetica), palestra, centro medico e anche in questo caso uffici. La costruzione di questa struttura è stata salutata con grande favore anche dal Governo nazionale, tanto che nel giorno dell’inaugurazione era presente anche il presidente della Repubblica Luis Lacalle.
Palermo a City Football Group, quale futuro per il centro sportivo?
I tre esempi manifestano non solo la forza economica del City Football Group, ma anche la capacità di programmare e investire a lungo termine, regalando un centro sportivo ad ogni club acquisito. E in una realtà come Palermo, da sempre applaudita ma non altrettanto lucida e lungimirante dal punto di vista infrastrutturale, sarebbe davvero un grande salto di qualità.
Non è da escludere in tal senso che una delle chiavi della cessione del Palermo a City Football Group sia stata proprio il centro sportivo. L’iter per la costruzione della infrastruttura è stato avviato mesi fa dal patron Dario Mirri, con il terreno di Torretta che è stato acquisito in compartecipazione con il Credito Sportivo. I lavori proprio a causa di quest’ultimo stanno però procedendo a rilento. L’avvento della nuova proprietà potrebbe cambiare tutto.
