La decide la panchina, come spesso è capitato al Catania quest’anno: è 2-0 contro il Paternò. Davanti a più di 15.000 spettatori, gli etnei padroni di casa non brillano anche per merito di avversari organizzati e in forma che hanno avuto le loro occasioni per sbloccarla. Ma la validità della rosa della capolista le permette di portarsi a casa l’ennesima vittoria interna (13 consecutive al Massimino) di questa stagione.
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Catania-Paternò, il racconto del primo tempo
I padroni di casa scendono in campo con il loro undici base, ad esclusione di Michele Somma (acciaccato e non disponibile). A suo posto scende in campo Aniello Boccia, con Alessio Castellini riportato al centro della difesa con Filippo Lorenzini. Gli ospiti, allenato da Giovanni Campanella, rispondono con un 4-3-3, con Alessio Asero a fare la spola sulla fascia sinistra tra difesa e centrocampo. La frazione vive di folate delle due squadre rossazzurre, con i paternesi inizialmente in difficoltà sulla rapidità di Marco Chiarella. Una volta prese le misure, però, la squadra ospite è venuta fuori tenendo lungamente il possesso della palla.
Occasioni di rilievo ce ne sono poche, appena una per parte: per il Catania è Chiarella a saltare due uomini in area e a tentare di battere vanamente Rocco Mittica, che respinge il tentativo dell’ala scuola Pescara. La risposta del Paternò è ben più pericolosa e capita sui piedi di Matteo Picciollo: l’attaccante scarica da 20 metri una gran botta che si stampa sulla parte interna della traversa, ma battendo al di qua della porta difesa da Klavs Bethers. Alla fine dei primi 45 minuti, quindi, il pareggio è il risultato più giusto.
Secondo tempo
La seconda frazione ricomincia in continuità della prima, con un Paternò ben messo in campo che riesce ad arginare senza troppa fatica il Catania capolista. Sono ancora i paternesi ad andare vicini a sbloccare il match: è Luka Ankovic che da dentro l’area tenta di battere con un rasoterra Bethers, ma il portiere ha un buon riflesso e riesce a respingere il tentativo. Giovanni Ferraro capisce che è il momento di cambiare qualcosa ed inserisce Andrea Russotto, Vincenzo Sarno e Marco Palermo. Saranno questi ultimi due a confezionare il gol del vantaggio al 60′: punizione del fantasista che trova la scivolata vincente del centrocampista numero 23. Il tocco sottoporta non lascia scampo a Mittica, per l’1-0 del Catania.
Come sempre, la qualità della panchina degli etnei fa la differenza e indirizza la partita in direzione della capolista. Dieci minuti dopo il vantaggio, Russotto fa un’accelerazione delle sue. Palla in mezzo per Jefferson (anche lui subentrato) che di destro tira dal dischetto dell’area di rigore; palla ribattuta da Mittica verso Palermo che mette in porta il 2-0 con un tocco più di braccio che di spalla. Ma né l’arbitro né il guardalinee se ne avvedono e decidono di convalidare la rete. Per il centrocampista catanese sale a 6 il bottino di reti realizzate quest’anno. Il Catania, con questo successo, sale a 66 punti (sempre +17 sul Locri) mentre il Paternò rimane a 21, ad un punto dai playout e a 7 dalla zona salvezza.